«Vogliamo far vedere quello che non c’è, quando tante volte non si riesce a mostrare nemmeno quello che c’è di ben fatto, di artistico» così l’architetto Franco Arienti di Progetto Lissone, al Museo d’arte contemporanea, durante la presentazione di ‘(1:13) Le tredici sedie mai dipinte nell’Ultima cena di Leonardo’. Iniziativa partita dallo studio Ghigos Ideas, piaciuta all’amministrazione comunale, accolta con entusiasmo da Apa Confartigianato Lissone.
Oggi, quasi per la prima volta, i design hanno incontrato gli artigiani che, come ha detto il sindaco Concetta Monguzzi «Sanno con competenza, tecnologia e passione, trasformare un’idea in realtà tangibile». «Una sfida – ha aggiunto l’assessore Elio Talarico – che esprime la peculiarità del lavoro lissonese»«Progetto intelligente, interessante e formativo – lo ha definito Alberto Zanchetta, direttore del Museo – il design contemporaneo che interroga l’antica pittura. L’arte, a Lissone, incontra l’artigianato eccellente e scopre affinità che hanno una lunga storia» (Affinità Elettive, mostra del 1985).
«Niente di provocatorio o ironico – ha spiegato Barbara Di Prete, di Ghigos Idea – l’affresco di Leonardo è la suggestione da cui partire. Hanno aderito design giovani (molti under 30) che però hanno già raggiunto risultati rilevanti, tra loro ci sono Compassi d’Oro e pluripremiati internazionali» I progettisti sono partiti da un approfondimento delle figure degli apostoli, poiché ogni sedia si ispira alle caratteristiche di ciascun commensale alla tavola di Gesù. Gli artigiani si sono mostrati pronti e veramente entusiasti di realizzare anche le idee meno usuali, contribuendo al meglio delle loro capacità. Le tredici sedie saranno tutte da vedere nella mostra organizzata per il prossimo ottobre, al Museo.