Villasanta-Monza – Mettere in fila le incognite significa chiedersi cosa è stato riversato nel Lambro, quanto e da chi. L’ultima è la risposta centrale, ma le prime due non sono irrilevanti. E se la Lipu ha molte attese sulla prima domanda, si chiede anche perché non ci siano ancora certezze alla seconda. E lo scrive, mettendo in fila – questi sì -i dati ufficiali diffusi. “Arpa e Regione dichiarano 2.600 tonnellate, BrianzAcque 2.800, la stampa fornisce dati ancora diversi. Ma prendiamo per buoni i dati ufficiali: 2.600 e 2.800 e quello che la protezione civile dichiara di aver recuperato a Piacenza, allo sbarramento di Isola Serafini, circa 1.800 tonnellate, 600 ancora in acqua. Il 6 marzo BrianzAcque dichiara che sono riusciti a trattenere il 70% degli idrocarburi, cioè 2.615 tonnellate. Ma il 70% di quale quantitativo? Se fosse dei 2.800, sarebbero 1.960 e non 2.615. Pare quindi che abbiano trattenuto una quantità di idrocarburi superiore a quella fuoriuscita dalle cisterne della Lombarda Petroli. Se BrianzAcque ha asportato 2.615 tonnellate, la protezione civile 1.800, 600 sono ancora da recuperare, la somma fa 5.015. Questo quanto riusciamo a capire dalle agenzia di stampa, poi ci sarebbero da aggiungere quanto hanno assorbito le barriere poste in vari punti del Lambro e del Po e le quantità che ancora oggi, 8 marzo 2010, si trovano lungo i due fiumi e soprattutto nel reticolo idrico secondario”.
Villasanta, le incognite della Lipu«Quanto materiale nel Lambro?»