La Tares pesa sul portafogli A Monza aumenti del 47.7%

È meno citata dell’Imu, ma rischia di fare più male. È la Tares, la tassa rifiuti e servizi che, secondo le proiezioni della Uil, porterà aumenti medi del 23,5%. Col picco del 47.7% per Monza.

È meno citata dell’Imu, ma rischia di fare più male. È la Tares, la tassa rifiuti e servizi che, secondo le proiezioni rese note dalla Uil, quest’anno porterà aumenti medi del 23,5%. Ma la notizia ancora più brutta riguarda proprio Monza. Pare infatti che gli aumenti previsti nel 2013 arrivino addirittura al 47,7% che equivale a un aumento medio di circa 179 euro a famiglia.

Una vera e propria mazzata se paragonata ad altre città, anche se su 36 capoluoghi che hanno deliberato le tariffe, in 35 hanno scelto di aumentarle e solo una, Varese, l’ha ridotta.

Quest’anno la Tares porterà nelle casse pubbliche 9,9 miliardi di euro a fronte dei 7,6 miliardi di euro dello scorso anno, con un incremento di 2,3 miliardi di euro. Dai dati riguardanti gli aumenti percentuali più alti, rispetto al 2012, spiccano Monza e Pordenone con un incremento del 47,7%; seguono Pavia (46,5%); Avellino (46,4%); Savona (45,6%).

Se si analizzano i dati degli aumenti più alti in euro, rispetto al 2012 spicca sempre il dato di Monza, con un aumento medio di 179 euro medi; seguono Avellino e Pisa con 161 euro; Pavia con 158 euro.

In valori assoluti a guidare la classifica è Asti dove quest’anno si pagheranno 385 euro medi; segue Pisa con 384 euro; Monza con 375 euro; Avellino e Milano con 348 euro. Se quindi l’Imu, è per il momento congelata, ma solo per ora, ci pensano Tares e Irpef a farci tornare il buon umore.