Monza: il nuovo cartellone di prosa al teatro Manzoni con quattro debutti stagionali

Su nove spettacoli saranno quattro i debutti stagionali del teatro Manzoni di Monza, che in due anni è riuscito ad affermarsi come palco di riferimento nel sistema lombardo. Sabato primo luglio apertura degli abbonamenti.
Stefano Accorsi al teatro Manzoni a febbraio
Stefano Accorsi al teatro Manzoni a febbraio

Cambiare le regole in due si può e il teatro Manzoni di Monza lo sta per dimostrare: la prossima stagione del palco cittadino per la rassegna “Grande prosa” sarà in grado di mettere in cartellone quattro debutti stagionali su nove spettacoli. Il che significa trasformare Monza non in sponda per il secondo, terzo o quarto giro delle compagnie, ma una sede di primo piano in cui andare a proporre le novità nazionali.

Merito di Paola Pedrazzini, scelta dalla Scuola civica Borsa diretta da Barbara Vertemati, poco più di un anno fa, nella scelta della passata amministrazione comunale di gestire diversamente il Manzoni: il teatro è ora nella mani della Borsa, che ha scelto Pedrazzini come direttore artistico, e i risultati si vedono.

Intanto un’avvertenza: a partire da sabato primo luglio e fino al 22 luglio e poi dal 5 al 16 settembre è possibile rinnovare l’abbonamento per chi lo ha già avuto nella scorsa stagione. I rinnovi con cambio serata o poltrona saranno dal 22 settembre al 30 settembre, mentre i nuovi abbonamenti si potranno fare dal 5 settembre al 25 ottobre. Dal 22 settembre al 25 ottobre sarà la volta dei mini abbonamenti di prosa. I costi: per la platea 189 e 171 euro il ridotto, per la balconata 162 euro e 153, per la galleria 90 e 81. I mini abbonamenti a quattro spettacoli costeranno 90, 80 e 40 euro tra platea, galleria e balconata. Gli orari del botteghino di via Manzoni 23 sono martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18, mercoledì dalle 15 alle 19 (info 039.386500 oppure info@teatromanzonimonza.it).

La nuova stagione di prosa – tutte le altre proposte saranno presentate a settembre – è stata annunciata nei giorni scorsi nella prima conferenza stampa con il neosindaco Dario Allevi. «Il provincialismo è solo una categoria mentale, non un dato geografico» ha detto Pedrazzini per spiegare come Monza sia in grado (e possa già dimostrare) di avere «un ruolo centrale nel sistema teatrale lombardo». «I debutti di stagione sono sempre un rischio, bisogna crederci, lavorarci, saper scegliere. Ma è altrettanto vero che se le compagnie accettano, vuol dire che il teatro è già riconosciuto».

E allora eccoli, gli spettacoli che passeranno dal Manzoni nella loro prima stagione sul palco: “Come stelle nel buio” di Igor Esposito con Isabella Ferrari e Iaia Forte (regia di Valerio Binasco), “Piccoli crimini coniugali” di Eric-Emmanuel Schmitt con Michele Placido e Anna Bonaiuto (regia di Michele Placido), “Favola del principe che non sapeva amare” dal testo di Gianbattista Basile con Stefano Accorsi (regia di Marco Baliani) e “Cita a ciegas (appuntamento al buio) di Mario Diament con Gioele Dix e Laura Marinoni (regia di Andrée Ruth Shammah).

Ai debutti si aggiungono cinque spettacoli che arrivano nella loro seconda stagione di vita, con una scelta che va incontro ai gusti del pubblico così come sono stati avvertiti nell’ultimo anno ma offrendo una selezione che taglia verso la qualità. “Non ti pago!” tanto per iniziare, lo spettacolo di Eduardo De Filippo con regia di Luca De Filippo, scomparso lo scorso anno; quindi “Le serve” di Jean Genet con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina e “Una giornata particolare” di Ettore Scola portata a teatro da Giulio Scarpati e Valeria Solarini. Poi Silvio Orlando che, dopo avere portato sul grande schermo e in scena “La scuola” di Domenico Starnone si ripete con “Lacci” e infine “Medea” di Euripide nella regia di Luca Ronconi per il Piccolo e interpretata da Franco Branciaroli.

Ecco date e schede degli spettacoli:

Dal 26 al 29 novembre 2017
NON TI PAGO!
di Eduardo De Filippo
con (in ordine di apparizione)
Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca
Regia Luca De Filippo
Scene Gianmaurizio Fercioni, costumi Silvia Polidori
Musiche Nicola Piovani, luci Stefano Stacchini
Produzione Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

Non ti pago è uno dei testi più noti della prima drammaturgia eduardiana ed anche uno dei più divertenti: la commedia, andata in scena per la prima volta nel 1940, è stata negli anni riproposta dai De Filippo con grande divertimento del pubblico e apprezzamento della critica. È una storia che parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, che nella cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria non rinuncia però alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore.

Dal 9 al 12 novembre 2017
COME STELLE NEL BUIO
Di Igor Esposito
Con Isabella Ferrari e Iaia Forte
Regia di Valerio Binasco

Una black comedy che vede protagoniste due delle migliori interpreti del cinema e del teatro italiano, tra umorismo nero e sofisticata ironia, Isabella Ferrari e Iaia Forte saranno le protagoniste di Come Stelle Nel Buio di Igor Esposito, la regia è di Valerio Binasco, regista tra i più apprezzati e premiati della scena italiana. Come stelle nel buio racconta la storia di due sorelle che convivono da anni in una villa immersa nel verde della collina di Posillipo. In passato, entrambe, sono state baciate dal successo. Come stelle nel buio è una commedia velata di malinconia, dai risvolti ironici e grotteschi; dove due sorelle convivono con i ricordi del loro passato fatto di successi ormai tramontati. Mentre la loro vita scorre nel rancore e nell’incomprensione, fino al momento d’una imprevedibile pacificazione.

Dal 23 al 26 novembre 2017
LE SERVE
Di Jean Genet (Traduzione Gioia Costa)
Con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Vanessa Gravina
Regia Giovanni Anfuso
Scene Alessandro Chiti Costumi Lucia Mariani
Musiche Paolo Daniele
Produzione Teatro e società in coproduzione con Teatro Stabile Biondo di Palermo e Teatro Stabile di Catania

Uno straordinario esempio di continuo ribaltamento fra essere e apparire, fra immaginario e realtà: con queste parole Jean-Paul Sartre descriveva Le serve (Les bonnes) di Jean Genet, una delle sue opere più famose. Genet con il suo teatro ha indubbiamente rivoluzionato la forma stessa della tragedia moderna. Scritto nel 1947 ed ispirato ad un evento di cronaca che impressionò enormemente l’opinione pubblica francese, Le serve è considerato uno dei suoi capolavori, una perfetta macchina teatrale in cui il gioco del teatro nel teatro è svelato per mettere a nudo, in modo straordinario, la menzogna della scena, con una struttura che scava nel profondo.

Dal 14 al 17 dicembre 2017
UNA GIORNATA PARTICOLARE
di Ettore Scola e Ruggero Maccari
Adattamento Gigliola Fantoni
Con Giulio Scarpati e Valeria Solarino
e con Giulio F. Janni, Anna Ferraioli, Matteo Cirillo, Paolo Minnielli, Federica Zacchia
Regia Nora Venturini
Scena Luigi Ferrigno costumi Marianna Carbone
Luci Raffaele Perin video e suoni Marco Schiavoni
Produzione Compagnia Gli Ipocriti

Lo spettacolo è dedicato al Maestro Ettore Scola, grande regista e sceneggiatore. Conosciuto per il film capolavoro di Ettore Scola con Marcello Mastroianni e Sofia Loren, Una giornata particolare nasce in realtà come testo teatrale. È la storia dell’incontro tra due solitudini disperate, due persone rifiutate, discriminate per motivi diversi. La data è il 6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma.

Dal 18 al 21 gennaio 2018
LACCI
Di Domenico Starnone
Con Silvio Orlando
e con Pier Giorgio Bellocchio, Vanessa Scalera, Roberto Nobile, Sergio Romano, Maria Laura Rondanini, Giacomo de Cataldo
Regia Armando Pugliese
Scene Roberto Crea Costumi Silvia Polidori
Musiche Stefano Mainetti Luci Gaetano La Mela

Dopo il grande successo de La scuola, riportato in scena, a un trentennio dall’esordio, due anni fa e tuttora in tournée, Silvio Orlando con il nuovo spettacolo Lacci ritorna alla scrittura di Domenico Starnone e penetra da un’altra porta le crepe e le fragilità del mondo in cui viviamo: prima visto attraverso il microcosmo dell’educazione, questa volta attraverso il sistema della famiglia, dove cova ogni giorno la minaccia di crollo per un cosmo ben più grande di quello racchiuso tra le mura di casa. La storia infatti ripercorre le attese, le sconfitte, i ripensamenti interni ad un amore e alle sue conseguenze, e porta già nei nomi una promessa di rovina. Quello che dovrebbe tenere è in pezzi e la caduta porta via a fette grosse il sogno.

Dall’1 al 4 febbraio 2018
PICCOLI CRIMINI CONIUGALI
di Eric-Emmanuel Schmitt
Con Michele Placido, Anna Bonaiuto
Regia Michele Placido

Sull’altalena del matrimonio fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati si consuma la vita dei due protagonisti. Un sottile, brillante gioco al massacro a due voci inventato dal drammaturgo più amato d’oltralpe. Gilles e Lisa, una coppia come tante. Da ormai quindici anni si trovano a vivere un, apparentemente, tranquillo menage familiare. Lui, scrittore di gialli, in realtà non è un grande fautore della vita a due, convinto che si tratti di un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione del compagno/a. Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata e timorosa di perdere il marito, magari sedotto da una donna più giovane. Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles, pur mantenendo intatte le proprie facoltà intellettuali, perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile e distruttivo gioco al massacro.

Dal 15 al 18 febbraio 2018
FAVOLA DEL PRINCIPE CHE NON SAPEVA AMARE
Con Stefano Accorsi
liberamente tratto da Lo cunto de li cunti
Di Giambattista Basile
Adattamento teatrale e regia Marco Baliani
Progetto Grandi italiani (Ariosto, Orlando Furioso – Boccaccio Decameron – Basile, Lo cunto de li cunti) di Marco Baliani, Stefano Accorsi, Marco Balsamo

Dopo aver portato in scena il Decamerone del Boccaccio e Orlando Furioso dell’Ariosto, ora la trilogia del progetto Grandi Italiani si conclude con Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, col suo linguaggio barocco, un italiano rinnovato da un dialetto aspro e meravigliosamente creativo. Un linguaggio sonoro, che si riverbera anche nello spettacolo, dove i suoni e le sonorità comporranno un paesaggio mutevole e metamorfico. Molta vita si addensa in queste storie, ognuna racchiude più di un Destino, ma il nostro teatro ne svela solo una parte, lasciando nell’animo dello spettatore la sensazione che non tutto è stato detto, che l’Arcana Favola nasconde ancora molti altri tesori.

Dall’8 al 13 marzo 2018
MEDEA
Di Euripide, traduzione Umberto Albini
Regia di Luca Ronconi ripresa da Daniele Salvo
Con Franco Branciaroli
e con Alfonso Veneroso, Antonio Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Livio Remuzzi , Elena Polic Greco, Elisabetta Scarano, Serena Mattace Raso, Arianna di Stefano, Francesca Mària, Odette Piscitelli, Alessandra Salamida, Raffaele Bisegna e Matteo Bisegna
Scene Francesco Calcagnini riprese da Antonella Conte
Costumi di Jacques Reynaud ripresi da Gianluca Sbicca
Luci di Sergio Rossi riprese da Cesare Agoni

Franco Branciaroli è di nuovo protagonista della storica edizione di “Medea” diretta da Luca Ronconi nel 1996, riallestita da Daniele Salvo. Un doveroso omaggio al grande maestro scomparso nel 2015 da uno degli artisti che ha lavorato con lui più a lungo e in maggiore vicinanza (basti ricordare spettacoli impressi nella memoria collettiva come La vita è sogno, Prometeo incatenato, Lolita) e un’occasione imperdibile di rivedere una delle pietre miliari della storia registica ed interpretativa del secondo Novecento. Lo spettacolo è una pietra miliare della storia del teatro nazionale.

Dal 4 all’8 aprile 2018
CITA A CIEGAS (APPUNTAMENTO AL BUIO)
Di Mario Diament
Con Gioele Dix, Laura Marinoni, Elia Shilton, Sara Bertelà, Roberta La Nave
Regia Andrée Ruth Shammah
Scena e costumi Gianmaurizio Fercioni – Musiche Michele Tadini
Produzione Teatro Franco Parenti

Un testo meraviglioso, fonte d’ispirazione per la regista Andrée Ruth Shammah. La storia inizia con un uomo cieco seduto su una panchina di un parco a Buenos Aires.È un famoso scrittore e filosofo – chiaramente ispirato all’autore argentino Jorge Luis Borges – che è solito godersi l’aria mattutina. Quella mattina, la sua meditazione viene interrotta da un uomo… Comincia così una serie di incontri apparentemente casuali, alcuni appassionati, alcuni poetici, uno brutalmente violento – fatti di conversazioni apparentemente sconnesse, che svelano legami sempre più inquietanti, misteriosi e a tratti inaspettatamente divertenti.