Monza, il maestro del jazz Paolo Tomelleri in concerto per Slancio

Un concerto del maestro del jazz Paolo Tomelleri per il Progetto Slancio di Monza. “Dal Mississippi al Lambro” è in programma venerdì 17 aprile al teatro Villoresi: ingresso minimo 25 euro, tutto il ricavato a favore della coop La Meridiana.
Monza, la presentazione del concerto di Paolo Tomelleri -a sinistra - per il progetto Slancio
Monza, la presentazione del concerto di Paolo Tomelleri -a sinistra – per il progetto Slancio Fabrizio Radaelli

«Adatteremo il menù all’appetito dei commensali». A servire la prelibata pietanza non sarà uno chef ma Paolo Tomelleri, da oltre cinquant’anni volto tra i più noti del panorama jazz italiano. Sassofonista, clarinettista e autore di diversi brani con i protagonisti della scuola milanese, da Enzo Jannacci e Ornella Vanoni a Giorgio Gaber, Tomelleri darà voce al suo clarinetto nello spettacolo “Dal Mississippi al Lambro”, concerto jazz, venerdì 17 aprile alle 21 al teatro Villoresi.

Un’occasione unica per gustare l’autentico mainstream, «il vero jazz, quello più genuino e sincero, lontano da sterili virtuosismi, perché la bravura senza poesia è vuota», spiega il maestro. E l’arte senza un’anima è altrettanto monca.
Ecco allora che il concerto è un modo per sostenere e aiutare il progetto Slancio, la casa in viale Elvezia, gestita dalla cooperativa La Meridiana, che ospita attualmente settantuno persone malate di Sla e in stato vegetativo e ricoverate in Hospice. Si potrà accedere al teatro, infatti, versando un contributo minimo di 25 euro. L’intero ricavato sarà poi destinato proprio al sostegno del progetto Slancio.

«Suonare è la mia passione – spiega Tomelleri – e pensare che le mie note e quelle della mia band, oltre a far piacere l pubblico, serviranno a una buona causa come quella di Slancio, mi riempie di gioia. La musica non è solo intrattenimento ma anche un grande veicolo di relazioni e solidarietà». Un evento realizzato grazie alla collaborazione delle sezioni dei Lions club di Monza e Vimercate.

Ancora da stabilire la scaletta dei brani proposti. «Non abbiamo ancora definito i dettagli del concerto – aggiunge il musicista – il nostro repertorio è vastissimo e ci piace modificarlo, assecondando quelle che sono le richieste del pubblico».
Quello che è certo è l’utilizzo di quell’evoluzione moderna del bebop e dello swing che conquistò i giovani degli anni quaranta, prima dell’arrivo del rock. «Questa è la forma di jazz più idonea a un pubblico eterogeneo, dove sono presenti esperti e cultori ma anche neofiti di questo genere di musica», aggiunge Tomelleri, che è anche docente alla Civica scuola di musica di Milano.

«Con gli eventi di Slancio ci rivolgiamo ai cittadini non solo per chiedere un sostegno (ammonta a 7 milioni e mezzo di euro il debito ancora da risanare da parte della cooperativa La Merdiana, per la realizzazione del progetto Slancio, ndr), ma anche perché crediamo fortemente nella cultura e nei linguaggi espressivi come la musica e l’arte, che contribuiscono a migliorare il benessere delle persone e della comunità», ha spiegato Roberto Mauri, direttore della cooperativa.