Libri: ecco chi è Virginia Bramati, la firma rosa della Brianza

Ha incontrato le sue lettrici conversando con loro come se fossero delle vecchie amiche. Virginia Bramati, la scrittrice che sa parlare al cuore delle donne e romanza la Brianza, è arrivata a Monza per presentare alla libreria Giunti il suo ultimo libro.
Monza Libreria Giunti Presentazione libro Virginia Bramati
Monza Libreria Giunti Presentazione libro Virginia Bramati Fabrizio Radaelli

Ha incontrato le sue lettrici conversando con loro come se fossero delle vecchie amiche. Virginia Bramati, la scrittrice che sa parlare al cuore delle donne, è arrivata a Monza domenica scorsa per presentare alla libreria Giunti il suo ultimo libro “Tutta colpa della mia impazienza (e di un fiore appena sbocciato)”. Si è intrattenuta raccontando di sé, della sua passione per la scrittura e per i telefilm, creando fin dall’inizio un clima piacevole e familiare. Ha ammesso di aver iniziato la sua carriera quasi per caso.


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«Mi è sempre piaciuto ’raccontarmi’ storie e nel 2012 quasi per caso, complice un kindle regalato da mio marito e la scoperta della possibilità di auto pubblicarsi, mi sono decisa a mettere per iscritto quelle storie che mi frullavano fra testa e cuore . Un sogno che non pensavo di avere e che sono stata molto fortunata a esaudire».

Il sogno si intitola “Tutta colpa delle neve” che in breve tempo è diventato un best seller. Virginia Bramati, che pur non essendo brianzola (ma solo per pochi chilometri) conosce molto bene il territorio, ha creato nei suoi romanzi una località, Verate, che ricalca pienamente le caratteristiche principali dei centri della Brianza e che è diventato un vero e proprio luogo del cuore.
A che comuni brianzoli, in particolare, si è ispirata per creare Verate? «Sicuramente Vimercate, con il ponte sul Molgora, la chiesa di Santo Stefano e le sue strade di acciottolato ma anche la Brianza più a nord fra boschi e colline mi ha aiutato a creare Verate. Il paese perfetto».

Da che cosa trae ispirazione per raccontare le sue storie? «Da tutto. Tutto mi è di ispirazione che sia un articolo di giornale, una chiacchierata con le amiche, una conversazione ascoltata per caso oppure dai miei ricordi».

Può raccontare qualcosa di lei anche ai lettori, molti dei quali sono curiosi di sapere chi è veramente lei? «Posso dirvi che sono “diversamente giovane”, che mi chiamo Renata e non Virginia, che ho un lavoro che mi fa uscire serena al mattino di casa e una famiglia ”al maschile” che mi fa rientrare felice alla sera. Mi piace molto leggere, naturalmente, e ho una vera passione per le serie televisive che guardo rigorosamente in lingua originale».

Poi, il futuro? «Sono ancora così presa da questo mio ultimo romanzo e dai suoi personaggi che ancora non ho iniziato a scrivere nulla. Ma troverò sicuramente una nuova storia con un personaggio femminile forte e determinato da condividere con le mie adorate lettrici». E allora torneremo a Verate.