Ai confini della (dis)umanità: Lella Costa e Baliani al Manzoni di Monza

Sabato 17 e domenica 18 dicembre al Manzoni di Monza le ultime repliche di “Human”, lo spettacolo di e con Lella Costa e Marco Baliani con musiche originali di Paolo Fresu.
Marco Balliani e Lella Costa
Marco Balliani e Lella Costa Daniela Zedda

Una sola parola: “Human”, sbarrata da una linea nera, a voler mettere sullo stesso piano la presenza dell’umano e la sua stessa negazione. Umanità e disumanità in un unico cammino, dove la prima, integra, inciampa e cade sull’altra, violenta.

Lo spettacolo di e con Marco Baliani e Lella Costa, scene e costumi di Antonio Marras, musiche originali di Paolo Fresu con Gianluca Petrella, ha in quel titolo tutta la complessità e l’emozione della tematica messa in scena: umano è il corpo nella sua integrità fisica e psichica, nella sua individualità, ma quando questa integrità viene soppressa, o annullata con la violenza, si precipita nel disumano.

Ecco, dunque, che ne esce una forte indagine teatrale sul significato profondo di “umanità”, pur senza mai rinunciare all’ironia, e talvolta perfino all’umorismo. Con un palcoscenico che può, certo, permettersi di affrontare risvolti difficili, drammatici, nelle pieghe della storia di ieri e di oggi, anche con la leggerezza della poetica e del sorriso. «Con la nostra ricerca teatrale – chiariscono gli artisti, che hanno fortemente voluto questo progetto (con la collaborazione alla drammaturgia di Ilenia Carrone) – vorremmo insinuarci in quella soglia in cui l’essere umano perde la sua connotazione universale, utilizzare le forme teatrali per indagare quanto sta accadendo in questi ultimi anni, sotto i nostri occhi, nella nostra Europa, intesa non solo come entità geografica, ma come sistema “occidentale” di valori e idee: i muri che si alzano, i fondamentalismi che avanzano, gli attentati che sconvolgono le città, i profughi che cercano rifugio». Ecco allora che “Human” prende inevitabilmente il via dal tema delle migrazioni e dalla volontà di raccontarne l’ “Odissea ribaltata”.

Baliani e Costa sono a Monza, al teatro Manzoni, ancora sabato 17 e domenica 18 dicembre, e trascineranno il pubblico proprio in un viaggio spiazzante, che porterà turbamento. Per stessa volontà degli artisti, infatti, lo spettacolo vuole mettere il dito nella piaga: «Con la nostra ricerca teatrale vorremmo insinuarci in quella soglia in cui l’essere umano perde la sua connotazione universale. E per riuscirci andremo a indagare teatralmente la soglia fatidica che separa l’umano dal disumano»

Le testimonianze dirette, i brandelli di vita vissuta, le narrazioni tramandate e quelle elaborate sui fatti contingenti; le riflessioni degli autori, i loro ripensamenti, i contributi in video o scritti di quanti accetteranno di esprimersi sull’argomento fanno inoltre parte del diario di viaggio dello spettacolo che è possibile seguire sul sito www.progettohuman.it.

Gli spettacoli al Teatro Manzoni saranno sabato 17 alle 21 e domenica 18 alle 16. Info e biglietti: teatromanzonimonza.altervista.org.