Tutta l’emozione dei brianzoli alla maratona di New York: «Che festa, è da rifare»

La maratona di New York è una scoperta, anche per chi ha già un curriculum sportivo. Tanti quest’anno i brianzoli alla loro prima volta: Vergani e Sironi da Vedano al Lambro, i Gamber de Cuncuress, Villa dei Runner Desio e la giussanese Di Vaio dell’Avis Seregno. E poi il recordman monzese Pancirolli (14 presenze). I racconti.
Maratona New York 2017:  Daniele Sironi e Marco Vergani, Vedano al Lambro
Maratona New York 2017: Daniele Sironi e Marco Vergani, Vedano al Lambro Redazione online

È il sogno di chi inizia a correre. È la maratona di New York ed è una scoperta, anche per chi ha già un curriculum sportivo. Marco Vergani, ingegnere vedanese per la Toro Rosso in Formula 1 ed ex allenatore-giocatore della Pallacanestro Forti e Liberi, domenica l’ha fatta per la prima volta. Al via con l’amico di lunga data (e corse) Daniele Sironi.


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«È incredibile e unica – raccontava ancora dagli Stati Uniti – Un’atmosfera mai vista e sentita altrove. Arrivare alla partenza è una maratona nella maratona: sveglia alle 4 e poi metro, battello, autobus, lunghe attese. E poi oltre 50mila partecipanti, migliaia di persone lungo tutto il tracciato (ad eccezione dei ponti) che urlano, suonano, cantano, danno e chiedono il “5”, chiamano per nome, offrono dolci, banane, bevande o qualcosa per asciugarsi (ci ha accompagnati una pioggia leggera). Insomma una lunga grande festa: molto bello il momento del via con l’inno americano cantato live, il colpo di cannone e i primi metri con le note di “New York, New York”».


È stata un’edizione particolare: blindata a pochi giorni dall’attentato di Halloween che ha fatto 8 vittime. Si è sentito? «C’era un sacco di gente ovunque, ma tutto ben strutturato e organizzato – continua – Massiccia la presenza di forze dell’ordine con controlli alle sacche e a noi con metal detector, ma tutto con estrema cortesia e gentilezza».

Non era la tua prima maratona, ma c’è stato un avvicinamento diverso? «Questa è stata la mia sesta. Purtroppo con il mio lavoro non ho molto tempo libero da dedicare in modo specifico alla preparazione di una gara e con il supporto-aiuto-stimolo di Frank Giandomenico, già preparatore della Forti, cerchiamo di ottenere il meglio: per New York non sono riuscito a fare molti allenamenti lunghi e si è sentito in gara. Non è andata secondo le mie aspettative, dopo 22-23 km ho iniziato ad accusare un malessere che mi ha condizionato, in particolare dopo il km 29. Questo non mi ha impedito però di godermi l’atmosfera e la cornice di pubblico».

La rifarai? «Sono un agonista e mi è rimasto l’amaro in bocca e quindi sì, certo che la rifarò. Per rivivere tutte le emozioni, per proseguire a scoprire la città e anche per una piccola e sana rivincita»

Vergani ha tagliato il traguardo in 4 ore 26 minuti 38 secondi, Sironi in 4 ore 19’33”.

La Brianza – Come ogni anno la Brianza non ha mancato l’appuntamento di inizio novembre con New York. Circa 3mila gli italiani al via dell’edizione numero 47: secondo gruppo più numeroso dopo i padroni di casa (e gli iscritti dallo Stato di New York).

C’erano i Gamber de Cuncuress Roberto Brucoli (4h52’25”), Mauro Solina (4h01’25”) e Andrea Brusegan (di Lissone): per tutti è stata una prima volta.

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«Una roba del genere mai vista – ha commentato Brucoli su Facebook – 42 chilometri di tifo e mai un metro senza gente che ti urlava dietro. Un’emozione da pelle d’oca e ho tagliato il traguardo con lacrime agli occhi. Grazie al mio compagno di corsa Mauro Solina. Grazie agli Svalvolati per il loro supporto morale online. Grazie a tutti coloro che in qualche modo mi hanno pensato».

«Mi è piaciuto tutto – ha detto Brusegan, 51 anni – è stata una festa della gente. Ho corso in 3 ore 40’ e 21”, sono soddisfatto e se potrò la rifarò».

C’era Luca Villa, lissonese dei Runners Desio (3h21’59”), e i monzesi del Monza Marathon Team Luca Vasone che ha percorso la distanza in 3h24”27, Nico Di Domenica (4h39”21′) e Luca Pancirolli, veterano della gara newyorkese (ben 14 le sue presenze nella Grande Mela) che ha corso in 3h59”02′. La curiosità è che il Monza Marathon Team si è costituito nel 2009 proprio alla Maratona di New York.

Infine i “globulini” tesserati al Gs Avis Seregno Daniela Di Vaio (3h55’13”) e Fabio Ugo Esposito (3h44’08”). Di Vaio, milanese di nascita, abita a Giussano e ha all’attivo due 100Km: Seregno 2015 e, quest’anno, il “Passatore” a Faenza.


(*hanno collaborato Michele Boni, Elisabetta Pioltelli, Annamaria Colombo, Franco Cantù)