Seregno, il nuovo regolamento sull’uso delle palestre fa discutere: e sarà modificato

Il nuovo regolamento sull’utilizzo delle palestre scolastiche di Seregno da parte delle società sportive è ancora a livello di bozza, ma è sufficiente per scatenare le polemiche. Il 2008 Lazzaretto contesta la concessione di più ore alle società “professionistiche”. Il sindaco concorda.
Seregno - Paolo Cazzaniga
Seregno – Paolo Cazzaniga Paolo Colzani

È ancora a livello di bozza, ma la revisione del regolamento comunale per la concessione delle ore di utilizzo delle palestre scolastiche di Seregno alle società sportive è già oggetto di polemica. La miccia è stata innescata lunedì scorso, quando in occasione dell’incontro di quartiere in piazza Cabiati con la giunta, la dirigenza del 2008 Lazzaretto, realtà che opera nel calcio e nella pallavolo, ha contestato una delle linee guida.

«È discriminatorio – ha sottolineato il presidente Ignazio Ponturo – prevedere più ore per le società che sono affiliate ad una federazione rispetto a quelle che invece sono iscritte ad enti di promozione dello sport. I bambini sono tutti uguali e vanno trattati allo stesso modo».

Considerazione che ha trovato una sponda nel sindaco Edoardo Mazza, che si è detto d’accordo. Ha promesso: «Interverremo con la consulta dello sport», che si sta occupando della questione.

«Trovo scorretto – ha poi commentato Paolo Cazzaniga, presidente della consulta – che il problema sia stato sollevato in una sede inappropriata, quando ancora le società non sono state relazionate su quanto realizzato dal gruppo ristretto che ha lavorato sulla bozza».

«Abbiamo introdotto alcuni criteri nuovi – ha spiegato – prevedendo tre allenamenti settimanali da due ore ogni quindici atleti per chi è affiliato ad una federazione e due per chi è iscritto ad un ente di promozione dello sport o a discipline sportive associate, poiché il livello tecnico ed agonistico che si affronta nei tornei federali è in genere più alto e richiede una miglior preparazione. Generalmente, però, chi opera nel Csi ha più atleti, per cui alla fine il monte orario non dovrebbe essere differente».

«Uno dei parametri che abbiamo cercato di premiare – ha concluso – è quello della continuità sportiva: chi nel tempo lavorerà con costanza, potrà mantenere le ore di cui dispone e questo crediamo possa tranquillizzare tutti. Le novità riguarderanno soprattutto le ore libere».