Olimpiadi, anche Muggiò sul podio La nazionale brianzola a Sochi 2014

È stata ufficialmente la prima medaglia della Russia a Sochi 2014 e il bronzo di Olga Graf nei 3000 metri di pattinaggio di velocità sul ghiaccio porta con sé anche un pezzetto di Brianza. È la firma di Maurizio Marchetto da Muggiò, da tre anni il ct della nazionale russa femminile. E parte della “nazionale” dei brianzoli alle olimpiadi.
Maurizio Marchetto, residente a Muggiò è allenatore della nazionale russa di pattinaggio di velocità sul ghiaccio
Maurizio Marchetto, residente a Muggiò è allenatore della nazionale russa di pattinaggio di velocità sul ghiaccio archivio

È stata ufficialmente la prima medaglia della Russia a Sochi 2014 e il bronzo di Olga Graf nei 3000 metri di pattinaggio di velocità sul ghiaccio porta con sé anche un pezzetto di Brianza. È la firma di Maurizio Marchetto da Muggiò, da tre anni il ct della nazionale russa femminile.

Prima ancora era stato atleta – avviato al pattinaggio a rotelle dal monzese Ernesto Cazzaniga – e poi allenatore del campione del mondo Roberto Sighel e del supercampione olimpico Enrico Fabris, che con le tre medaglie di Torino 2006 (due ori e un bronzo) aveva regalato una grande popolarità alla disciplina.

Un personaggio sulle piste del ghiaccio di tutto il mondo, che qualche anno fa avrebbe voluto portare un impianto anche in Brianza. O anche solo una pista a Monza.

Nel lungo curriculum anche la collaborazione, nel 2010, col russo Ivan Skobrev, che è un’altra delle grandi speranze della federazione e dei tifosi di casa (settimo sui 5000 di sabato) e che nei giorni scorsi ha individuato proprio nella collaborazione col coach italiano il punto di svolta della sua carriera.

Marchetto è parte della “nazionale” brianzola alle olimpiadi di Sochi 2014. Ci sono i monzesi: Davide Zai Tornese, medico della squadra di pattinaggio di figura e di Carolina Kostner scesa subito sul ghiaccio per qualificare l’Italia alla finale del nuovo Team Trophy Event (quarta alla fine); Giulio Rabosio, fisioterapista della squadra di pattinaggio di velocità, e Alessandro Mauri, giudice internazionale di short track che ha inaugurato la sua olimpiade lunedì.

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Poi ci sono i brianzoli Luca Arosio e Dany Locati. Arosio, nato a Monza e residente a Lissone, è fisioterapista della Nazionale azzurra di short track (anche lui quindi sul ghiaccio da lunedì).

Dany Locati da Villasanta è in Russia con la nazionale di skeleton che si butterà a testa in giù da giovedì 13 febbraio. Locati, cinque volte campionessa italiana e con nove stagioni in Coppa del mondo all’attivo, vanta la partecipazione alle olimpiadi di Salt Lake City 2002 da atleta e a quelle di Vancouver 2010 da allenatrice. A Sochi 2014, insieme a Milko Campus, segue l’azzurro Maurizio Oioli.

È proprio Giulio Rabosio a completare la lista degli amici fisioterapisti brianzoli in Russia: Giuseppe Ferrari di Nova Milanese, nel team del pattinaggio artistico, e Massimiliano Didoni, monzese residente a Biassono, ex osteopata della squadra italiana di pattinaggio sul ghiaccio settore velocità (fino a Vancouver) e ora passato al team Russia. Anche dalle sue mani passano le speranze di successo dei padroni di casa, tutti ovviamente molto attesi dai tifosi e dal presidente Putin.

La medaglia di Graf non è poi rimasta isolata. La Russia nel weekend ha rimpolpato il medagliere con l’argento di Albert Demchenko nello slittino alle spalle del tedesco Felix Loch e davanti all’uomo dei record Armin Zoeggeler. Il portabandiera azzurro ha vinto la sesta medaglia in altrettante olimpiadi.


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Nella domenica di gare l’Italia ha vinto anche una medaglia d’argento: con Christof Innerhofer nella discesa libera (dietro all’austriaco Matthias Mayer e davanti al norvegese Kjetil Jansrud, tutti racchiusi in 11 centesimi di secondo).

(modificato martedì 11 febbraio 2014)