Motori, il Portello di Seregno premia i suoi campioni: inizia la festa dei 35 anni

La scuderia del Portello di Seregno ha inaugurato la stagione al museo storico di Arese con la “premiazione dei campioni Alfa Romeo 2016”. Un centinaio i premi consegnati e l’apertura dei festeggiamenti per i 35 anni del club.
Il presidente della Regione, Roberto Maroni ha premiato i due equipaggi che hanno concluso il raid Pechino-Parigi
Il presidente della Regione, Roberto Maroni ha premiato i due equipaggi che hanno concluso il raid Pechino-Parigi Paolo Volonterio

Nella splendida cornice del rinnovato museo storico di Arese, sabato, si è svolta la “premiazione dei campioni Alfa Romeo 2016”. La scuderia del Portello di Seregno, come accade dal 1993, ha inaugurato la stagione sportiva invitando tutti i piloti che si sono contraddistinti con le Alfa Romeo storiche e moderne in gare e manifestazioni ufficiali. L’evento condotta da Savina Confaloni, è servito a introdurre le celebrazioni per i 35 anni del club.


LEGGI Seregno, le Alfa del Portello protagoniste degli Italiani auto storiche a Imola


LEGGI Rally, il bilancio del Portello di Seregno dopo la Pechino-Parigi 2016

Il presidente Marco Cajani e il presidente onorario Arturo Merzario hanno consegnato un centinaio di premi ai soci provenienti da tutto il mondo; partner istituzionali, tra cui regione Lombardia, Coni, Aci, Arexpo, sponsor, giornalisti, preparatori come Alberto Spotti ed ex piloti ufficiali, tra cui Gian Luigi Picchi, Carlo Facetti e Luigi Pozzo.
Tra le figure istituzionali erano presenti Roberto Maroni, presidente regione Lombardia; Oreste Perri, presidente del comitato regionale Coni Lombardia; Ivan Capelli, presidente Aci Milano; Roberta Zerbi, in rappresentanza di Fca.

La cerimonia è stata aperta da un video che ha ripercorso con immagini emozionanti le numerose gare e i successi ottenuti dal Portello. Ampio spazio è stato dedicato alla straordinaria impresa compiuta dalle Alfa Romeo Giulia del club alla “Pechino-Parigi”, raid di 14 mila chilometri portata a termine dagli equipaggi: Marco Cajani-Alessandro Morteo e Roberto Chiodi- Maria Rita Degli Esposti.

Nell’intervento di saluto, Marco Cajani, oltre ai tanti ringraziamenti ha detto tra l’altro: «Il passaggio nel deserto del Gobi mi ha fatto pensare ad un viaggio nell’inferno dantesco. Ci siamo attrezzati dotando la scuderia anche di un Motorhome dal grande impatto visivo, che offre anche un’area hospitality». Cambiando argomento ha ricordato che: «Quando era sindaco a Monza Michele Faglia, ci siamo impegnati a raccogliere firme per evitare la demolizione delle curve sopraelevate di Monza, giungendo a raccogliere in Europa 4 mila adesioni alla causa, libro firme che era stato consegnato al sindaco alla Soprintendenza. Grazie anche al nostro intervento le curve non sono state demolite. Dal 2014 abbiamo contribuito alla salvaguardia del gran premio d’Italia a Monza, che abbiamo consegnato a Fabrizio Sala, vice presidente di regione Lombardia con migliaia di adesioni. E dal 2008 ci stiamo battendo per il rilancio all’autodromo di Monza della coppa intereuropa».

Infine rivolgendosi alle autorità presenti ha chiesto: «Di rilanciare la storia del nostro territorio e delle nostre eccellenze lombarde e in modo particolare brianzole, coinvolgendo autodromo, il parco e la villa Reale».

Infine un commosso ricordo a Samuele Baggioli, che prima della sua dipartita aveva elaborato il motore montato su una Giulia Gtam. Il presidente Roberto Maroni, nel suo intervento, ha ripercorso il lungo e travagliato iter per ottenere il gran premio di Monza, ha assicurato il suo interessamento per la ripresa della coppa intereuropea e per il raid Milano-Dubai. Anche Ivan Capelli ha detto che l’anno prossimo faranno di tutto per riprendere la coppa intereuropa all’autodromo di Monza. Roberto Chiodi ha comunicato che è in uscita il volume “Eternamente Giulia”, in cui sono raccolte le avventure che ha affrontato durante in tre edizioni diverse del raid “Milano- Pechino”, libro che sarà omaggiato agli acquirenti della Giulia Quadrifoglio moderna.