Il calcio e la crisi: il Monza è un caso nell’inchiesta di Repubblica sulla Lega pro

Il Monza fa notizia. La società brianzola è citata in un’inchiesta del quotidiano La Repubblica sul “Calcio impossibile della Lega pro”. Ancora sport e crisi: «In Italia non c’è mai stato un caso paragonabile al nostro. Parma? Il vero dramma è qui», ha detto in una video-intervista il dt Pasini.
Un fotogramma dell’inchiesta di Repubblica sulla Lega pro
Un fotogramma dell’inchiesta di Repubblica sulla Lega pro Redazione online

Il Monza fa notizia. La società brianzola è citata in un’inchiesta del quotidiano La Repubblica sul “Calcio impossibile della Lega pro”. Ancora sport e crisi: sponsor poveri, diritti tv scarsi, società che non pagano i giocatori e che, alla fine, falliscono. Centinaia di casi dal 2000 a oggi. Il quotidiano ha analizzato diverse situazioni di società “sepolte sotto una montagna di debiti” e dei loro giocatori: quelli del Savoia che “non vedono uno stipendio da mesi”, del Barletta che “per trovare acquirenti alla società è arrivato a dare la procura a un capo ultrà”. E anche del Monza che “in ritiro prima di una partita importante, hanno imparato a fare la spesa e cucinarsi la pasta la soli”.

Ma fosse davvero questo il problema dei brianzoli. Nella video-intervista, il direttore tecnico Alfredo Pasini ha detto “Speravamo nella promozione e ci siamo ritrovati in una situazione da incubo, con circa 2,5 milioni di debiti”.

Insomma, “la grande illusione – come l’ha definita il dt – di un’annata col grande progetto di poter salire in categoria superiore, con ristrutturazione del Brianteo e di Monzello, si è trasformata in un vero incubo: all’inizio è stata una novità, perché in Italia non c’è mai stato un caso paragonabile al nostro. Parma? Il vero dramma è qui. Qui per sei mesi non abbiamo proprio avuto la figura di riferimento”.

Poi il mancato aiuto degli imprenditori locali, i debiti, la difficoltà di fornire i pasti ai giocatori o i soggiorni negli hotel. “Non percepire gli stipendi praticamente da un anno è stata veramente dura per tutti”. E poi le promesse non mantenute, “la cosa più brutta per qualsiasi persona”.

Ma i giocatori hanno dimostrato “attaccamento alla maglia e la consapevolezza che il Monza non è una squadra banale in Lega pro e questo ha fatto la differenza”.