Ciclismo, le ragazze di Seregno al Giro Rosa: dopo 8 tappe brilla Confalonieri

Primo bilancio per Maria Giulia Confalonieri e le sorelle Alice Maria e Allegra Maria Arzuffi, tutte di Seregno, dopo otto tappe del Giro Rosa (firmato 4R di Sovico). Giovedì grave incidente per la bergamasca Claudia Cretti, compagna di squadra di Allegra alla Valcar Pbs.
Sovico - da sinistra Maria Giulia Confalonieri, Allegra e Alice Maria Arzuffi pronte per gareggiare nel Giro Rosa
Sovico – da sinistra Maria Giulia Confalonieri, Allegra e Alice Maria Arzuffi pronte per gareggiare nel Giro Rosa Franco Cantù

Primo bilancio per Maria Giulia Confalonieri e le sorelle Alice Maria e Allegra Maria Arzuffi, tutte di Seregno, dopo otto tappe del Giro Rosa. La corsa è organizzata dalla società 4R di Sovico per conto della Federciclismo.

Il rendiconto con le annotazioni più rilevanti è senza dubbio della Confalonieri che dopo il nono posto nel cronoprologo a squadre ( gareggia con la cugina Alice Maria Arzuffi nel team belga Lensworld-Kuota) si è classificata nona nella terza tappa, undicesima nella quarta e quinta nella sesta. In tappe dominate da atlete tesserate ai più importanti club con sede in alcuni Paesi del Nord Europa, in particolare Olanda, Belgio, Gran Bretagna e Finlandia.

Alice Maria Arzuffi, classe 94, e la sorellina Allegra Maria (classe ’98, corre per la Valcar Pbm) invece sono all’esordio nella più importante corsa a tappe internazionale e finora non sono riuscite a emergere. Sulla presenza della Arzuffi più giovane nelle ultime tre frazioni (il Giro Rosa si conclude domenica a Torre del Greco) molto dipenderà dai dirigenti della società Valcar di Bottanuco.
Nel corso dell’ottava tappa di giovedì (Isernia-Baronissi) un grave incidente ha coinvolto Claudia Cretti: la ventunenne compagna di squadra della brianzola è finita a terra picchiando la testa in un tratto di discesa, quando la velocità sfiorava i 90 km/h. La ragazza è stata soccorsa immediatamente e ricoverata in ospedale a Benevento con prognosi riservata. I sanitari temono che possano esserci lesioni a livello cerebrale.