Autodromo di Monza, Ivan Capelli: «Dopo il Gp parleremo di ciclismo»

«Subito dopo il Gp ci ritroveremo per parlare di ciclismo». Così l’ex pilota della Ferrari, presidente dell’Automobile club Milano, Ivan Capelli . «Grande ciclismo e autodromo? Ho un progetto molto più ampio, vogliamo creare un legame con le due ruote a pedali. E la tappa finale del Giro non è stata che il punto di partenza».
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giro d’italia monza Stefano Arosio

Nel sabato di qualifiche del Gp, pieno capodanno monzese, non c’è spazio solo per i motori. Ivan Capelli, ombrello nella destra per nascondersi alla pioggia, ha lo sguardo che punta lontano. Ripensa al caldo dello scorso 28 maggio, ultima tappa del Giro d’Italia, dal rettilineo dell’autodromo al Duomo di Milano. Venti gradi fa.


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«Sì, con Mauro Vegni ci saremmo dovuti vedere oggi qui in autodromo. Mi ha chiamato stamattina, ci siamo dati appuntamento a subito dopo il Gp. Ci ritroveremo per parlare di ciclismo». L’ex pilota della Ferrari, presidente dell’Automobile club Milano, conosce il patron della Corsa Rosa da anni. Dopo la crono individuale che ha dato il Giro 100 a Tom Domoulin, Capelli aveva applaudito alla straordinaria partecipazione di pubblico tra i rettilinei e i cordoli del circuito brianzolo.

«Grande ciclismo e autodromo? Ho un progetto molto più ampio, vogliamo creare un legame con le due ruote a pedali. E la tappa finale del Giro non è stata che il punto di partenza». Monza, ora, vuole mantenere la promessa. E lo fa attraverso l’uomo che più la rappresenta, attraverso l’ente che controlla la Sias, la società di gestione dell’impianto. «Giro d’Italia di nuovo a Monza? Sarebbe bello, ci rivedremo per parlarne. Se il Giro concluderà di nuovo a Milano, Monza può rappresentare un palcoscenico adeguato e suggestivo. Speriamo. Ma siamo aperti anche ad altre manifestazioni. Il Giro di Lombardia? Anche, certamente».