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Vale il 10% di tutta l’industria italiana: è nata Assolombarda Milano Monza Brianza

Lunedì 19 ottobre la presentazione ufficiale di Assolombarda Milano Monza Brianza, la territoriale che vale un decimo dell’intera attività industriale italiana. Tra sette giorni la prima assemblea generale della nuova realtà, a Expo.
Il vicepresidente e il presidente di Assolombarda Milano Monza Brianza, Andrea Dell’Orto e Gianfelice Rocca
Il vicepresidente e il presidente di Assolombarda Milano Monza Brianza, Andrea Dell’Orto e Gianfelice Rocca

Assolombarda Milano Monza e Brianza è realtà. Stavolta si parte davvero: dopo l’iter rallentato dal ricorso al tribunale civile di Monza, le “nozze” tra le associazioni confindustriali della Brianza e del capoluogo lombardo si sono celebrate in via Pantano lunedì 19 ottobre, alla presenza dei due presidenti Gianfelice Rocca e Andrea Dell’Orto.

Quest’ultimo assume la carica di vicepresidente della nuova territoriale “allargata”, con delega al settore manifatturiero. “Ringrazio soprattutto due persone, senza le quali questo progetto oggi non sarebbe realtà”, ha detto Rocca: “Aldo Fumagalli (titolare della Sol, ndr) e Andrea Dell’Orto”. I numeri, anzitutto: le imprese della nuova associazione producono il 12% del valore aggiunto di tutta Italia, l’area copre ben il 10% del totale delle aziende e degli addetti nazionali: “Vogliamo collegare valori territoriali e visione globale”, ha detto il patron di Techint, mantenendo servizi e identità. “C’è chi si mette assieme perché costretto e chi per convenienza: noi no”, ha aggiunto. “Siamo due associazioni forti e in crescita, i cui associati sono sempre liberi di restare o di andare: spesso Milano e Monza nella storia hanno definito la loro identità in contrapposizione, dobbiamo cominciare a farlo assieme per il bene delle aziende”.

“Due anni fa”, ha spiegato Dell’Orto, “è nato il nostro mandato in Confindustria, che in un quadro di decostruzione dei corpi intermedi ha voluto darsi una missione diversa e più completa: di qui la volontà di aprire tavoli di lavoro col territorio, partecipare dell’asset della Villa Reale, entrare da leader nella compagine azionaria della testata storica del Cittadino. Oggi questa strategia si completa nella sinergia con Milano, tesa a salvaguardare l’identità e a innalzare la qualità della rappresentanza. È un cambio culturale, certo, ed è nostro l’onere di mostrare agli associati la bontà della decisione”.

Rispondendo a una domanda sul dissenso generato sul territorio, Dell’Orto ha parlato di “porte aperte per tutti”: “Siamo al lavoro per mostrare a tutti che il percorso fa il bene del territorio e delle sue imprese”. In coda, il direttore generale di Assolombarda Verna ha spiegato che la fusione porterà non a tagli di risorse ma a servizi aggiuntivi per le imprese a parità di costi. Il primo atto del “matrimonio” sarà celebrato lunedì prossimo, 26 ottobre, con l’Assemblea generale che si terrà presso l’Auditorium Expo.