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Seveso, al call center nasce la segretaria virtuale per le aziende

L’idea è dei titolari di un call center di Seveso: «Ce lo hanno chiesto i clienti». La segretaria può sostituire quella “vera” in caso di necessità o garantire il servizio qualora non ci fosse una figura del genere
Vittorio Figini Presidente e Marco Carloni Amministratore Delegato di Zeuner
Vittorio Figini Presidente e Marco Carloni Amministratore Delegato di Zeuner Simona Calvi

Freda Kelly. Vincenza Enea. Giancarla Vollaro. Ai più sono nomi che dicono poco, ma è solo perché hanno fatto talmente bene il loro lavoro da scomparire. Diverso se scrivessimo Beatles, Giulio Andreotti ed Enrico Cuccia. Figura quasi mitologica, simbolo di successo e di riuscita, anche la segretaria si prepara ad andare in pensione. L’orizzonte della custode non soltanto degli appuntamenti, ma spesso anche dei segreti del “capo”, sta cambiando. Crisi e costi da contenere le ragioni principali. Ma che il ruolo sia cruciale e spesso la prima interfaccia con la clientela è dimostrato proprio dalla richiesta che ha portato uno studio brianzolo a crearne una “virtuale”.

«Il servizio è nato perché ce lo hanno chiesto i clienti – dice Marco Carloni, ad di Zeuner, call center con sede a Seveso (e contratti tra gli altri con Mondadori, Disney, E-bay e Condé Nast) – alcuni ne avevano bisogno in momenti specifici della giornata, altri per sostituire la segretaria in ferie o in malattia. Da qui si è sviluppato tutto». La segretaria virtuale è andata ad ampliare i servizi cosiddetti flessibili, destinati soprattutto alle piccole e medie imprese e ai professionisti.

«Il servizio è su misura – spiega Carloni – a seconda delle esigenze del cliente. Può essere un servizio temporaneo o con durata maggiore e può servire anche se, ad esempio, l’imprenditore ha bisogno di concentrare la segretaria presente in mansioni prioritarie in un dato momento».

Alla base della segretaria virtuale c’è il call center di Seveso , 130 operatori impegnati su oltre una trentina di servizi: «Gli operatori si dividono fra più clienti, riconoscendo a chi è destinata la chiamata – prosegue l’ad – e successivamente la comunicano al cliente via sms oppure via mail. Se lo desidera, gestiamo anche l’agenda degli appuntamenti e in caso di emergenza la telefonata viene immediatamente inoltrata al cliente stesso». Le regole sono stabilite, ma una curiosità rimane. Il ruolo della segretaria è di quelli delicati, gestisce informazioni, contatti, numeri e nomi: «La sicurezza è garantita grazie a una serie di accordi sulla privacy – precisa Carloni – il cliente inoltre conosce personalmente coloro che si occuperanno di gestire i suoi contatti, con nomi, cognomi e tutte le informazioni necessarie». Per quanto riguarda i costi, anche qui la flessibilità è regina: la segretaria virtuale si basa su una quota fissa (stabilita in base a durata e frequenza del servizio) e una variabile (un costo per telefonata). Per fare un rapporto, a fronte di 2mila euro di stipendio, il servizio può scendere fino a 500.

La novità non spaventa. Nemmeno i sindacati: «È chiaro che il problema non è la segretaria virtuale o no – dice Lino Ceccarelli, responsabile NiDil Cgil – A noi non spaventano le novità, è lavoro e questo è fondamentale. Diverso è quando diventa una mercificazione della prestazione». Sulla stessa linea Giovanni Aguglio di Felsa Cisl: «Dietro la segretaria virtuale ci sono dei lavoratori in carne ed ossa – aggiunge – e per quanto li riguarda la normativa c’è».