Monza: nella città dell’inventore di Arduino nasce la prima factory comunale dell’innovazione

Si chiama Monza factory e sarà il primo incubatore dell’innovazione comunale: lo ha ideato la giunta Scanagatti trovando alleati nei sindaci vicini e fondi in regione. Succede nella città di Massimo Banzi, l’inventore di Arduino.
Massimo Banzi al museo del design della Villa reale di Monza
Massimo Banzi al museo del design della Villa reale di Monza Fabrizio Radaelli

Sarà il primo fab lab e coworking pubblico, un luogo dedicato ai giovani makers e a creativi. Il progetto “Monza Factory – incubatore di idee” è pronto a partire all’interno di un immobile comunale in via Silva, ora inutilizzato. Qui i giovani monzesi troveranno spazi attrezzati e facilitazioni per creare un punto di innovazione sul territorio.

Il progetto prevede l’attivazione di una “factory” nella forma di un incubatore non tecnologico “integrato”, cioè con al suo interno uno spazio di coworking ed un fab lab/makerspace, localizzato in uno spazio oggi vuoto di circa 300 metri quadri di proprietà del Comune all’interno del quale verrà anche insediato un centro civico con funzioni aperte alla cittadinanza. Gli spazi saranno distribuiti su due piani con 4 laboratori e diverse aree polifunzionali. I giovani che prenderanno parte a questo centro potranno approfittare di 200 vaucher (120 ore) per corsi di Fab Lab, piuttosto che 60 vaucher (200 ore) per corsi di avvio d’impresa e 30 vaucher (300 ore) per utilizzare una postazione di co-working.

«Il progetto è fondato su un finanziamento regionale e un co-fianziamento da parte dei comuni che hanno partecipato a questo progetto innovativo – spiega l’assessore alle Politiche Giovanili, Egidio Longoni – entro il mese di settembre questo progetto si potrà avviare in una fase sperimentale di un anno, ma estendibile a 3 anni».

La Factory di via Silva, infatti, si inserisce all’interno del piano territoriale di sviluppo che vede la partecipazione dei comuni di Monza, Brugherio, Villasanta, Vedano, Muggiò e Concorezzo. Il Comune di Monza, come ente capofila, finanzierà il progetto per 30.000 euro, mentre Regione Lombardia contribuirà all’acquisto della strumentazione necessaria all’avvio del centro con un investimento di 100.000 euro.

Il progetto sarà gestito The Hub Rovereto (che ha già esperienza in queste attività), ma partecipano alla Factory altri 10 partner privati: Occhi Aperti, Confartigianato Millionaire, Italia Camp, Circoclap, Associazione Brianza solidale, Associazione Nuvola verde, Associazione Puppenfesten, Centro servizi volontariato, Comunità Consorzio Brianza, Consorzio di cooperative sociali Ex.it.

Gli organizzatori prevedono di coinvolgere circa 300 giovani e la selezione sarà sulla base di un avviso pubblico in arrivo nei prossimi mesi. Il progetto prevede, infatti, un uso massiccio dei social network con campagne ad hoc per informare i cittadini. «All’interno di questo centro i giovani troveranno anche delle competenze che li aiuteranno a sviluppare le loro idee imprenditoriali e, grazie alla strumentazione di cui sarà dotato questo centro sarà possibile studiare nuove forme di business legate ai fab lab e alla creatività» conclude l’assessore Egidio Longoni.

La Factory sarà connotata da diverse funzioni innovative come “Street market”: le imprese coinvolte possono allestire temporalmente all’esterno dell’incubatore di idee, un’area mercato organizzando eventi ad hoc per la vendita dei loro prodotti poi c’è la funzione di orientamento: l’avvio di una start up è preceduto da una fase di colloqui motivazionali e di valutazione delle competenze necessarie. Ci sarà anche una funzione di promozione di stages/tirocini e summer job: di fronte a studenti particolarmente intraprendenti che durante il periodo estivo vogliono sperimentare l’avvio protetto di attività di impresa, l’incubatore di idee promuoverà degli stage in team, dove a gruppetti di tre/cinque persone, nell’ambito di una organizzazione matura e sotto la responsabilità di un tutor. Infine la Factory di via Silva potrà svolgere attività di promozione della cultura di impresa nella scuola: questa funzione caratterizzerà molto l’incubatore di idee. L’incubatore infine promuoverà anche formazione e workshop sulle tematiche relative ad imprenditorialità, innovazione digitale e sociale, creatività, opportunità a cui i giovani possono accedere tramite voucher, previsti dal progetto.