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L’eredità di Caprotti: 75 milioni di euro alla segretaria del signor Esselunga

Sono 75 i milioni di euro lasciati da Bernardo Caprotti a Germana Chiodi, la storica segretaria del patron di Esselunga morto il 30 settembre a 90 anni. L’altra metà dei risparmi, tra conti e correnti e titoli, va ai cinque nipoti dell’imprenditore.
Bernardo Caprotti, patron di Esselunga
Bernardo Caprotti, patron di Esselunga FABRIZIO RADAELLI

Nel testamento aveva disposto che beneficiasse della metà dei suoi risparmi. Sono 75 i milioni di euro lasciati da Bernardo Caprotti a Germana Chiodi, la storica segretaria del patron di Esselunga morto il 30 settembre a 90 anni. L’altra metà dei risparmi, tra conti e correnti e titoli, va ai cinque nipoti dell’imprenditore: quindici milioni a testa dunque per i due figli del fratello Claudio (con lui all’inizio dell’avventura di Esselunga) e i tre di Giuseppe Caprotti, figlio di Bernardo. Sono le cifre riferite all’Ansa dopo che l’esecutore testamentario Stefano Tronconi ha verificato la consistenza dei risparmi accumulati su due conti presso Deutsche Bank e Credit Suisse. Un patrimonio di 150 milioni di euro.


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Germana Chiodi, 68 anni, già tre anni fa aveva beneficiato di una donazione di 10 milioni di euro. In pensione dal 2008, era ancora presente in azienda come consulente. Di lei Caprotti aveva grande stima e nel testamento le aveva lasciato anche due quadri preziosi e l’archivio aziendale.

Secondo quanto riferito, i 75 milioni verranno tassati all’8% (a tanto ammonta l’imposizione per chi non ha legami di parentela col defunto). Un’aliquota del 6% tasserà l’eredità dei figli del fratello Claudio, è al 4% quella per i figli di Giuseppe, parenti in linea diretta.