Lavoro, aziende contro la mafia: per difendersi c’è il Toolkit

Assolombarda ha presentato il nuovo strumento sviluppato con i tribunali di Milano e Monza. Nel “Toolkit” ci sono questionario, sportello e decalogo per analizzare i rischi di infiltrazione mafiosa e criminale nel lavoro e tenersene alla larga.
Michele Verna e Antonio Calabrò
Michele Verna e Antonio Calabrò Redazione online

Uno strumento per proteggere le aziende di tutta l’Italia dalle infiltrazioni criminali: è stato presentato nella sede di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza il “Toolkit”, lanciato in partnership con Fondazione ISTUD.
Come supportare gli imprenditori nella stima dei rischi di presenza mafiosa nei processi della propria azienda? A questa domanda – dando soluzioni concrete – risponde il Toolkit d’informazione e autodiagnosi. Sviluppato grazie alla stretta collaborazione con i tribunali di Monza e Milano, nella consapevolezza che anche in Brianza l’infiltrazione è consolidata, nascosta sotto l’economia legale.

Già disponibile sul portale dell’associazione (www.assolombarda.it/la-cultura-della-legalita), il Toolkit è uno strumento innovativo, che guarda in particolare alle pmi, quelle maggiormente esposte al rischio. Sono presenti un questionario, che indaga l’eventuale infiltrazione della malavita in azienda; uno sportello a difesa delle Pmi; un decalogo di regole, a difesa della propria azienda; una ricerca che monitora e analizza i rischi d’infiltrazione criminale nel tessuto economico del nord.

Il Toolkit esamina dieci funzioni aziendali sensibili e ne indica i potenziali rischi: una sentinella per l’imprenditore, insomma. Che così è aiutato a scoprire attività e processi che, se non gestiti a dovere, potrebbero determinare situazioni di vulnerabilità. Online si può compilare un questionario e ottenere un primo check up della situazione.

«È un manuale frutto di colloqui con 500 nostri imprenditori; un’iniziativa originale di Assolombarda durata due anni e costata 200mila euro – ha detto Antonio Calabrò, vicepresidente dell’associazione – Siamo infatti preoccupati dalla crescita e dalla presenza della criminalità organizzata nella Grande Milano. La parola “infiltrazione” è superata: vediamo un’ampia e articolata presenza di ‘ndrangheta, cosa nostra e camorra. L’imprenditore sappia che, non appena entra in contatto con la criminalità organizzata, l’azienda non è più sua».

Assolombarda è capofila di un progetto inedito: «Il Toolkit è aperto a tutte le aziende nazionali, associate e non: si tratta di un contributo gratuito che vogliamo dare a tutti gli imprenditori perché non si sentano soli – spiega Michele Angelo Verna, direttore generale di Assolombarda – La criminalità s’infiltra in tutti gli ambiti: credito, forniture, logistica, rapporti sindacali. Offriamo uno strumento digitale accessibile da smartphone, tablet, pc e che parla la stessa lingua degli imprenditori».

Per gli associati ad Assolombarda, inoltre, c’è una novità in più. «La figura del Difensore delle Pmi: un imprenditore che ha già attraversato queste problematiche – continua Verna – In uno sportello riservato gli imprenditori lo possono incontrare. Nei casi più seri farà da tramite con istituzioni e forze dell’ordine».

«Pensiamo a cosa è successo nella nostra città – nota Roberto Corti, sindaco di Desio presente all’incontro – prima che si alzassero in volo gli elicotteri quasi nessun brianzolo pensava vi fosse criminalità organizzata sul territorio. Le aziende oneste vanno tutelate: portano ricadute alla comunità. Faremo di tutto per comunicare la nascita del Toolkit».