La crisi della K-Flex di Roncello: partite le 187 lettere di licenziamento

La K-Flex di Roncello ha inviato le lettere di licenziamento ai 187 lavoratori interessati dalla procedura avviata a inizio febbraio. Il licenziamento è stato comunicato con un telegramma. All’indomani dell’ultimo incontro utile per trovare un accordo tra le parti, che si era concluso con un nulla di fatto, e a una settimana dall’udienza in tribunale.
La sede della K-Flex di Roncello
La sede della K-Flex di Roncello Signorini Federica

La K-Flex di Roncello ha inviato le lettere di licenziamento ai 187 lavoratori interessati dalla procedura avviata a inizio febbraio. Il licenziamento è stato comunicato con un telegramma. La mossa dell’azienda arriva all’indomani dell’ultimo incontro utile per trovare un accordo tra le parti. Incontro che si era concluso con un nulla di fatto.

E arriva a una settimana dal 4 maggio che rappresenta la data in cui il Tribunale di Monza deciderà in merito alla richiesta delle organizzazioni sindacali di ritirare la procedura di licenziamento collettivo per “condotta antisindacale” sulla base dell’impegno preso dall’azienda a fine 2016 di non aprire procedure di riduzione del personale per tutto il 2017.

L’azienda non intende mantenere il sito produttivo in Brianza, potenziando allo stesso tempo l’impianto in Polonia.


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“La solita arroganza della famiglia Spinelli – commentano i sindacati – che oltre a non rispettare le Istituzioni e i lavoratori, prima dell’udienza del 4 Maggio presso il Tribunale di Monza dove il giudice deciderà in merito alla richiesta delle organizzazioni sindacali di annullare la procedura di licenziamento, sceglie unilateralmente di licenziare i 187 lavoratori che continuano la loro protesta con il presidio in attesa che si faccia giustizia ripristinando gli accordi sindacali sul mantenimento dei posti di lavoro”.

I lavoratori proprio mercoledì sera avevano incontrato il cardinale Scola alla veglia alla Peg Perego di Arcore. Una mozione era stata presentata nei giorni scorsi anche dal senatore monzese Andrea Mandelli (Forza Italia) per impegnare il governo “a tutelare i livelli occupazionali della K-Flex, azienda multinazionale nel settore degli isolanti in gomma che lo scorso febbraio ha avviato una procedura di licenziamento per 187 lavoratori dell’impianto produttivo della provincia di Monza, con l’intento di delocalizzare in Polonia”.

“Con un fatturato annuo pari a 320 milioni di euro e 2000 dipendenti in tutto il mondo, l’azienda ha ottenuto circa 15 milioni di euro tra fondi della Cassa Depositi e Prestiti e, in minor parte, fondi europei come sostegno a progetti d’innovazione, oltre ad altri 20 milioni di euro dalla società italiana delle imprese all’estero. I dipendenti interessati alla procedura sono in sciopero con presidio permanente dal 24 gennaio e l’azienda ha più volte disertato il tavolo di confronto con il governo. Questo nonostante l’esistenza di accordi scritti in base ai quali, come ha dichiarato il ministro dello Sviluppo, la K-Flex si impegnava a non licenziare. Ho perciò chiesto in una mozione depositata al Senato che il governo assuma quanto prima impegni chiari a tutela dei lavoratori con le loro famiglie”, ha concluso.