Da Desio alla Nasa: l’invenzione di Fabio Puglia arriva negli Stati uniti

Un sistema di recupero dell’energia grazie all’effetto Seeback: ecco il prototipo della LarioEsco che porterà il desiano Fabio Puglia negli Stati uniti per incontrare lo staff della Nasa al Goddard Space Flight Center.
Fabio Puglia di LarioEsco
Fabio Puglia di LarioEsco

Da Desio alla Nasa? Si può fare, anzi si fa: è il motivo del viaggio che il fisico Fabio Puglia farà nei primi giorni di giugno per portare il suo brevetto al Goddard Space Flight Center di Greenbelt, il centro di progettazione e prototipazione dei rover spaziali e della stazione orbitante spaziale Iss. Puglia, 45enne originario di Desio, ha fondato con l’ingegnere Franco Barberis la società LarioEsco, a Erba. Lì in otto anni è stato sviluppato un processo «che permette a chiunque abbia una produzione costante di calore tra i 70 e i 300 gradi», come impianti siderurgici, forni, inceneritori, motori a combustione interna di grandi navi, «di recuperare il cascame termico e produrre energia fino a 800 W per metro quadro con grande stabilità e senza parti meccaniche in movimento, senza manutenzione e senza combustibile con un recupero energetico che può arrivare fino al 15-20 per cento».

Tutto nasce all’effetto Seeback, dal nome del fisico che lo ha scoperto nel 1821: un effetto termoelettrico per il quale nei circuiti di conduttori mettalici la differenza di temperatura crea elettricità. La Nasa aveva già applicato l’effetto ma la società brianzola, assicura LarioEsco, «ha fatto un grosso passo in avanti». Secondo la realtà di Erba «aziende di medie e grandi dimensioni possono risparmiare decine di milioni di euro» in energia e «si riduce l’inquinamento dovuto alla produzione di energia da combustibili».

Sono queste le premesse della partecipazione di Fabio Puglia all’Italian national day di giovedì 2 giugno all’ambasciata italiana di Washington dopo essere stato al Dipartimento dell’energia americano e ancor prima alla Banca mondiale per «concordare un percorso di inserimento della tecnologia tra quelle quelle finanziate nei progetti di sviluppo dei paesi sud-americani e africani». Ultima tappa al Goddard space flight center «per avviare la partnership con la Nasa per lo scambio di know-how e lo sviluppo della tecnologia».