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Afol Brianza, rischio licenziamenti per 50 tra insegnanti e operatori

L’assessore provinciale Enrico Elli: «Se potessi li confermerei tutti, come abbiamo sempre fatto. Il governo Renzi ha combinato questo pasticcio e adesso lo risolva».
La sede Afol di Vimercate
La sede Afol di Vimercate Massimo Spinolo

Torna l’incubo licenziamento per i dipendenti di Afol, l’Agenzia provinciale per la formazione, l’orientamento e il lavoro. Una cinquantina tra insegnanti dei centri di formazione Pertini di Seregno, Terragni di Meda e Marconi di Concorezzo e operatori dei centri per l’impiego di Monza, Cesano Maderno, Seregno e Vimercate rischia di rimanere senza contratto. L’azienda da una parte deve rispettare i vincoli sulle assunzioni a tempo indeterminato imposti agli enti pubblici, dall’altra dovrebbe ridurre il personale a tempo determinato che non può superare il 20% del totale. All’Afol la soglia è ampiamente oltrepassata dato che quasi la metà dei dipendenti ha un contratto a termine. Tra loro ci sono parecchi docenti che vengono confermati all’inizio di ogni stagione scolastica.Nel frattempo, alla legittima preoccupazione dei lavoratori, si aggiunge il rischio di interruzione dei servizi pubblici che, come tali, dovrebbero essere garantiti: a settembre i corsi professionali potrebbero partire a singhiozzo mentre i centri per l’impiego potrebbero ritrovarsi senza personale. Una beffa dato che gli sportelli effettuano, tra le altre cose, consulenze per chi cerca un’occupazione e per chi ha perso il posto. «Esprimo tutta la mia solidarietà – afferma l’assessore brianzolo alla Formazione professionale Enrico Elli – ai lavoratori. Se potessi li confermerei tutti, come abbiamo sempre fatto. Il Governo Renzi ha combinato questo pasticcio e adesso lo risolva: oltre alle province sta distruggendo una realtà splendida come Afol che funziona benissimo. Nessuno sta tenendo in considerazione la qualità del servizio fornito».