Andate alla mostra su Pollock? Fatevi guidare da de Kooning

C’è un modo molto comodo e pratico per orientarsi tra gli schizzi e le esplosioni di colori della mostra “Pollock e gli irascibili - La scuola di New York”, aperta nei giorni scorsi a palazzo reale a Milano: farsi accompagnare da uno di loro, degli irascibili, e cioè da Willlem de Kooning.
Willem de Kooning, Landscape, Abstract, c. 1949
Willem de Kooning, Landscape, Abstract, c. 1949 <?EM-dummyText Crediti?>

C’è un modo molto comodo e pratico per orientarsi tra gli schizzi e le esplosioni di colori della mostra “Pollock e gli irascibili – La scuola di New York”, aperta nei giorni scorsi a palazzo reale a Milano: farsi accompagnare da uno di loro, degli irascibili, e cioè da Willlem de Kooning.

Be’, non proprio da lui in persona, dal momento che se n’è andato sedici anni fa proprio nella sua New York, ma almeno dalla sua vita: quella raccontata in una biografia capace di vincere il premio Pulitzer. Si intitola semplicemente”de Kooning – L’uomo, l’artista” ed è stato tradotto per il mercato italiano nel 2007 dall’editore monzese Johan&Levi (853 pagine, 35 euro) e racconta la storia di quel bambino che un giorno di inizio Novecento si trovò, nella su Rotterdam, da solo davanti allo stupore del mare. “In quel momento ebbe chiaro presentimento che nella vita avrebbe compiuto qualcosa di grande” scrivono Mark Stevens e Annalyn Swan che oltre al Pulitzer, con la biografia, hanno ottenuto anche il Los Angeles Times book prize, il National book critics circle awards e l’Ambassador book award.

«Oltre dieci anni di studio e ricerche su documenti inediti, la raccolta di foto d’epoca, centinaia di interviste alle persone ancora viventi fra coloro che conobbero personalmente l’artista – ricorda l’editore – tutto questo ha dato vita a un volume che fa luce su una personalità complessa, non convenzionale». Come non lo erano d’altra parte gli altri irascibili, Jackson Pollock in testa, poi Mark Rothko, Barnett Newman e Robert Motherwell, Adolph Gottlieb, William Baziotes, James Brooks, Bradley Walker Tomlin, Jimmy Ernst, Ad Reinhardt, Richard Pousette-Dart, Theodoros Stamos, Clyfford Still e Hedda Sterne. I protagonisti del terremoto dell’altre al di là dell’oceano a partire dagli anni Trenta, a pochi anni di distanza dalla dissoluzione della classicità realizzata in Europa. La mostra è curata Carter E. Foster con Luca Beatrice, prodotta e organizzata da Arthemisia Group e 24 ore Cultura – Gruppo 24 ore, in collaborazione con il Whitney Museum of American Art di New York.

Sabato 28 e domenica 29 settembre a palazzo reale va in scena anche “Rosso” di John Logan, lo spettacolo del Teatro dell’Elfo con Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni Ocaña e la regia di Franco Frongia passato pochi mesi fa anche da Monza, al Binario 7.