Violenza sessuale sulla 13enne del “branco” di Melito, indagato un poliziotto di Monza

Avviso di garanzia anche nei confronti di un agente di polizia in servizio da un anno nel commissariato di Monza, Antonino S., 25 anni, nell’ambito dell’inchiesta “Ricatto” della Procura di Reggio Calabria, che ha portato all’arresto di otto persone, tra le quali il fratello del poliziotto, un “branco” che per due anni avrebbe violentato una ragazzina 13enne di Melito di Porto Salvo.
Nei confronti dell’agente è stato avviato l’iter disciplinare
Nei confronti dell’agente è stato avviato l’iter disciplinare

Avviso di garanzia anche nei confronti di un agente di polizia in servizio da un anno nel commissariato di Monza, Antonino S., 25 anni, nell’ambito dell’inchiesta “Ricatto” della Procura di Reggio Calabria, che ha portato all’arresto di otto persone, tra le quali il fratello del poliziotto, un “branco” che, per due anni, a Melito di Porto Salvo, avrebbe violentato una ragazzina 13enne (oggi 16enne) approfittando della sua condizione di fragilità. Un gruppo che, secondo le indagini, sarebbe stato guidato dal figlio del boss locale Giovanni Iamonte, 30 anni.

L’agente avrebbe avuto un rapporto con la 13enne, che lei ha definito «consenziente», e non avrebbe fatto parte del ”branco”, ma è comunque accusato di violenza sessuale in quanto la ragazza all’epoca dei fatti era minorenne. Inoltre rischia anche un’accusa di favoreggiamento nei confronti del fratello Davide al quale, al telefono, intercettato, avrebbe suggerito come comportarsi in caso di convocazione dei carabinieri: «Vai e dici io no mi ricordo niente, gli dici che poi quando mi chiamate in giudizio ne parliamo».

Sulla vicenda, dal commissariato di Monza emerge ovviamente rammarico. «Vista la gravità dei fatti contestati- precisa il primo dirigente del commissariato, il vice questore Angelo Re – procederà disciplinarmente il Questore di Milano che ha già avviato l’iter del caso. Naturalmente l’esito del procedimento penale influirà non poco sulla decisione».