Villasanta, ex pugile litiga con il padre e spara un colpo di pistola

Se l’è cavata con una denuncia a piede libero un 47enne di Villasanta, nullafacente, bloccato mercoledì notte dagli agenti del Commissariato di Polizia di Monza in una cascina isolata dove l’uomo vive con il padre 72enne con il quale aveva poco prima litigato furiosamente e, al culmine dell’ira, aveva sparato un colpo di arma da fuoco.
La pistola automatica di fabbricazione tedesca sequestrata
La pistola automatica di fabbricazione tedesca sequestrata Fabrizio Radaelli

Il padre è riuscito a mettersi in salvo balzando a bordo della sua auto e partendo a tutto gas. Percorso qualche metro ha sentito il colpo di pistola e a quel punto ha chiamato il 112. Se l’è cavata con una denuncia a piede libero per minacce aggravate e porto e detenzione abusivi di arma comune da sparo un 47enne di Villasanta, nullafacente, bloccato mercoledì notte dagli agenti del Commissariato di Polizia di Monza in una cascina isolata dove l’uomo vive con il padre 72enne.

I due hanno iniziato a litigare violentemente dopo che il 47enne, un ex pugile già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e il patrimonio, è tornato a casa ubriaco e ha accusato il padre di averlo chiuso a chiave fuori dall’abitazione. La porta invece aveva semplicemente la maniglia rotta e l’anziano era stato costretto a chiuderla con una mandata. Ma il figlio non gli ha creduto e tra i due sono volate parole grosse finché il 72enne non se l’è trovato davanti con una pistola in pugno puntata contro di lui.

A quel punto ha deciso di scappare. Percorsi alcuni metri, giunto fuori dal cortile della abitazione ha udito la forte detonazione. Allora ha chiamato il 112. Al loro arrivo degli agenti hanno trovato un bossolo di proiettile calibro 8 a terra e un foro sulla parte posteriore di un furgone posteggiato nel cortile, ad altezza uomo. «Ho sparato al culmine dell’ira ma non volevo colpire nessuno» ha detto il 47enne una volta in commissariato.

La pistola, nel frattempo, era scomparsa e gli agenti, nonostante un sopralluogo palmo a palmo nei dintorni della casa non l’hanno trovata. Solo grazie a una lunga opera di convincimento l’ex pugile, alla fine, li ha accompagnati sul luogo dove ha mostrato loro il nascondiglio dell’arma, sotto alcune assi. È stata quindi sequestrata una pistola di fabbricazione tedesca con matricola regolare ma mai ufficialmente entrata in Italia e della quale il denunciato non ha fornito indicazioni circa come ne sia entrato in possesso.

Dopo la denuncia, il 47enne è potuto tornare a casa, dalla quale, tuttavia, gli agenti hanno nel frattempo consigliato al padre di allontanarsi per evitare eventuali ritorsioni visto che il figlio è un soggetto evidentemente estremamente “border line”.