Villasanta, baby pusher all’area feste? Oratorio, famiglie e scuola si alleano

Baby spacciatori all’area feste di Villasanta? Oratorio, famiglie e scuola si alleano. Una frase del parroco in un’assemblea fa scattare l’allarme, poi la questione viene ridimensionata. Ma almeno un episodio sarebbe finito davanti all’autorità giudiziaria.
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villasanta area feste Valeria Pinoia

I ragazzi delle medie spacciano all’area Feste. La frase ha colpito la platea come un pugno allo stomaco perché immaginare ragazzi di 13 anni che intascano soldi piazzando stupefacenti fa inorridire. Lo ha riferito il parroco don Alessandro Chiesa la scorsa settimana, in un’assemblea pubblica sul futuro dell’oratorio. Il sacerdote evidenziava l’importanza di investire sui luoghi educativi per togliere i ragazzi dalle strade e spiegava che avrebbe chiesto il contributo dei parrocchiani per ampliare l’oratorio che è «un investimento sul futuro dei vostri ragazzi». Ha aggiunto che proprio in questi giorni ha avuto modo di parlare del problema con la direttrice didattica Rosalia Natalizi Baldi.

Di fronte a un pubblico di 150 persone, la rivelazione si è imposta con un peso notevole, non poteva cadere nel vuoto. Le precisazioni, espresse il giorno seguente sia dalla preside che dallo stesso parroco, donano alla questione contorni un po’ meno allarmanti.

«Innanzitutto premetto che alle scuole medie di Villasanta non c’è nessun fenomeno di questo genere – ha detto Natalizi – né riteniamo che i nostri studenti siano protagonisti di situazioni di questo tipo».
La verità sarebbe meno spinosa di come è sembrata : «Io e don Alessandro abbiamo parlato della necessità di offrire ai giovani luoghi pomeridiani in cui ci siano adulti responsabili – ha spiegato – per contrastare le insidie che si trovano in strada. In questo senso abbiamo convenuto che l’area Feste è un luogo in cui è bene che ragazzini così giovani non sostino. Questa lettura viene anche dalle famiglie».

Il sindaco Luca Ornago, assistito dal comandante della Polizia locale Maurizio Carpanelli, ha negato l’esistenza di un fenomeno di questo genere ma si è detto disposto a partecipare a un tavolo con parrocchia e scuole. Don Alessandro è tornato sulla questione ammettendo di aver calcato un po’ la mano ma riportando l’attezione sul bisogno di sostenere i giovani.

La vicenda non è esattamente una bolla di sapone. Parrebbe infatti che almeno un episodio si sia verificato e sia finito al cospetto dell’autorità giudiziaria. Un gruppetto di 13enni sarebbe stato sorpreso mentre consumava spinelli e un minorenne segnalato per averne piazzato uno all’amico dietro pagamento. L’uso di stupefacenti leggeri tra i ragazzi delle scuole di Villasanta parrebbe episodico.
Tuttavia l’anticipazione dell’età in cui i giovani fumano, bevono e hanno esperienze sessuali è un dato di fatto, confermato anche dalla psicologa Lorenza Magni che opera pure all’interno della scuola villasantese. Comprensibile che l’attenzione resti alta e che le agenzie educative del territorio dialoghino per trovare buone prassi di prevenzione. I martedì aperti all’oratorio e la scuola media aperta due pomeriggi alla settimana vanno anche in questa direzione.