Via dei Giardini: presidio di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale

Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale in presidio a Seregno contro la massiccia presenza di stranieri ai giardinetti del centro.
Seregno - I militanti di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale a colloquio con i Carabinieri in via dei giardini
Seregno – I militanti di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale a colloquio con i Carabinieri in via dei giardini Paolo Colzani

La sezione di Seregno di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale è stata protagonista di un presidio venerdì 23 settembre nei giardini pubblici di via dei Giardini, a ridosso della centralissima piazza Risorgimento e del nuovo auditorium interrato, area da tempo oggetto di lamentele da parte dei residenti, che anche nell’incontro con la giunta comunale nella sala Gandini di via XXIV Maggio svoltosi pochi mesi fa hanno evidenziato come lo spazio sia monopolio di stranieri, che si sospetta portino avanti attività di spaccio di sostanze stupefacenti e la cui presenza tiene inevitabilmente lontani genitori e nonni, che viceversa potrebbero approfittare del fazzoletto verde per far giocare i bambini.

L’appuntamento è andato in scena nella più assoluta tranquillità, anche perché al momento del dunque di stranieri sul posto non ne sono stati trovati: il sospetto degli organizzatori è che si sia giocato d’anticipo, per offrire un’impressione migliore della situazione. «Ma questo per noi è un successo – ha tuonato Elisabetta Monti, presidente del circolo locale di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, che fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco Edoardo Mazza-. Se è bastato annunciare il presidio per far muovere l’amministrazione, allora ne faremo uno a settimana…». Più smorzati i toni del capogruppo consiliare Mauro Antonio Di Mauro: «La verità è che le amministrazioni in questo caso possono fare ben poco, di fronte a leggi che sono inadeguate e ad una magistratura che spesso prende decisioni opinabili». I residenti che si sono fermati a colloquio con i promotori hanno comunque confermato la fondatezza della problematica.