Verano, bloccano il cantiere «Vogliamo essere pagati»

La protesta del titolare di una impresa di movimento terra, l’arrivo dei carabinieri nel cantiere della ex manifattura Marzatico. «Nonostante gli accordi ci hanno chiuso il contratto. Ma io di qui non me ne vado senza i soldi che mi spettano».
La protesta davanti al cantiere della ex Marzatico
La protesta davanti al cantiere della ex Marzatico

Tre operai della Scavi Rho Gap di Lainate (Milano) hanno bloccato per tutta la giornata di mercoledì 5 marzo il cantiere di via Comasina a Verano Brianza dove avevano iniziato a lavorare a inizio dicembre 2013. I tre protestano «per ottenere quello che ci spetta», spiega Gioacchino Cananzi, 40 anni, titolare della Scavi Rho, che ha alle dipendenze il papà Angelo e il fratello Pasqualino. I tre hanno iniziato lo stato di agitazione esasperati «da una situazione che si sta incancrenendo. Il 16 novembre abbiamo sottoscritto con la Edil Agency srl di Senago un contratto d’appalto per la formazione di scavi, demolizioni e relative opere di movimento terra che prevedeva 105mila euro di importo lavori Nel contratto – continua il turatese – Era stato pattuito che la Edil Agency si sarebbe impegnata a pagarci un acconto del 20 % il 15 dicembre, e la parte restante tramite fatture mensili in base allo stato di avanzamento lavori. Invece, solo tra Natale e Capodanno, e solo dopo i nostri solleciti e le nostre proteste, abbiamo ricevuto 2.500 euro di acconto. Da allora, solo altri 12mila euro a metà febbraio dalla società proprietaria del cantiere, la Vera Bri. Poi basta. Intanto a gennaio ho emesso una fattura di 5mila euro per il mese di dicembre, a febbraio una da 10mila euro e questo mese una da 19mila. Abbiamo lavorato regolarmente, chiediamo solo di essere pagati». «Mercoledì 5 marzo – continua Cananzi – ci è arrivata comunicazione via posta elettronica certificata della volontà della Edil Agency di chiudere il contratto, ma io non sposto dal cantiere né l’escavatore e il camion, né gli attrezzi, fino a quando non avrò garanzie sul pagamento. Ho già vissuto in passato esperienze del genere e non voglio ritrovarmi con un pugno di mosche in mano anche questa volta». Da qui la protesta, che ha portato in via Comasina prima i carabinieri della stazione di Verano Brianza e poi gli agenti della polizia locale.Teatro dello scontro, il cantiere che all’angolo tra via Comasina e via Sauro, le due grandi arterie del territorio comunale, porterà alla costruzione di un comparto residenziale con annesse attività commerciali e un posteggio di due piani interrati, sulle ceneri della storica manifattura Marzatico. La Edil Agency si riserva di dire la sua: «Non c’è nulla di vero in quanto sostenuto. Abbiamo già sporto denuncia e querela a tutela della nostra immagine».