Usa l’ex convento di Monza come casa e centrale della droga: arrestato dalla polizia

Mercoledì notte un 31enne di origine marocchina, irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato dalla polizia: aveva fatto del Buon Pastore, l’ex convento abbandonato di via Pellettier/Cavallotti la sua base per il confezionamento della cocaina da piazzare nella vicina via Artigianelli e in stazione.
L’ex Buon Pastore di via Cavallotti
L’ex Buon Pastore di via Cavallotti

Qualche giorno fa, a Monza, dopo una violenta colluttazione era riuscito a sfuggire agli agenti, che l’avevano fermato per un controllo. Ma la “rivincita” dei poliziotti è avvenuta presto: mercoledì notte, attorno alle 2, è stato infatti arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti. Si tratta di un 31enne di origine marocchina, irregolare sul territorio italiano, che aveva fatto del Buon Pastore, l’ex convento abbandonato di via Pellettier/Cavallotti, la sua base per il confezionamento della cocaina da piazzare nella vicina via Artigianelli e in stazione.

Gli agenti del commissariato di viale Romagna, sempre impegnati a monitorare la zona, hanno seguito i movimenti dell’uomo fino all’ex convento. Con due volanti hanno raggiunto l’edificio e, attorno alle 2 di notte sono penetrati all’interno del comprensorio. Raggiunta una porta, sbarrata, hanno udito delle voci. Dopo aver ripetutamente bussato senza ottenere risposta, hanno sfondato la porta e sono penetrati in un locale dove hanno trovato il 31enne con la compagna, un’italiana, intenta a dormire su un giaciglio di fortuna.

Lo straniero alla vista degli agenti ha subito gettato qualcosa a terra e si è dato alla fuga. Ma questa volta è stato prontamente bloccato. Gli agenti hanno recuperato 14 dosi di cocaina, 8 grammi in tutto, e due di hashish, per una ventina di grammi, sostanza da taglio e 400 euro in contanti oltre al materiale di confezionamento delle dosi. Per lui è scattato l’arresto. Il locale dove è stato trovato con la compagna era stato attrezzato come una vera e propria abitazione dove la coppia aveva vari effetti personali.

La donna è stata fatta sgomberare mentre non è escluso che nell’edificio, molto ampio, avessero trovato rifugio altri disperati, nel frattempo fuggiti. La sensazione è che l’immobile sia diventato il nuovo alloggio abusivo di quanti tempo fa avevano occupato l’ex casa d’aste, sgomberata dalla polizia. Dal commissariato sono in corso contatti con la proprietà per far mettere l’immobile in sicurezza e impedirne l’accesso, ora, a detta degli agenti, molto agevole.