Uova contaminate, controlli a tappeto anche negli allevamenti della Lombardia

«Sono state 29 le partite di ovoprodotti provenienti da Belgio, Germania, Olanda e Francia, rispettivamente nei territori delle Ats Insubria, Milano e Brianza, delle quali i Dipartimenti di prevenzione veterinari e sicurezza degli alimenti di origine animale delle Ats di Regione Lombardia hanno verificato la tracciabilità». Lo fa sapere Regione Lombardia.
Controlli a tappeto sulle uova in Lombardia
Controlli a tappeto sulle uova in Lombardia

«Sono state 29 le partite di ovoprodotti provenienti da Belgio, Germania, Olanda e Francia, rispettivamente nei territori delle Ats Insubria, Milano e Brianza, delle quali i Dipartimenti di prevenzione veterinari e sicurezza degli alimenti di origine animale delle Ats di Regione Lombardia hanno verificato la tracciabilità, in seguito all’allerta attivata dal Ministero della Salute in relazione alla presenza di uova contaminate da Fipronil. È stato accertato che nessuna di queste provenisse dagli stabilimenti interessati dall’utilizzo dell’antiparassitario». Lo comunica l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, illustrando l’azione messa in campo da Regione in seguito all’allerta delle uova contaminate.

LEGGI La notizia dei primi controlli sulle uova contaminate

«Successivamente – spiega l’assessore – è stata avviata l’attività di controllo dei 232 allevamenti di galline ovaiole del territorio regionale, che, a oggi, non ha rilevato alcuna presenza della sostanza all’origine della contaminazione. Ulteriori controlli verranno estesi sui 648 allevamenti di polli da carne».

«In accordo con il Ministero e con il Comando Carabinieri Nas – prosegue Gallera -, è stato, inoltre, attivato un piano di emergenza volto a accertare la totale assenza del Fipronil nelle uova e nei prodotti a base d’uovo. I controlli interessano i 62 stabilimenti di imballaggio delle uova e i due stabilimenti di trasformazione di ovoprodotti. Oltre alla ricerca del Fipronil, – prosegue il titolare regionale della Sanità – verranno verificate e dovranno concludersi entro il 31 agosto le procedure di tracciabilità e di autocontrollo adottate dagli stabilimenti».

«Il sistema di allerta rapido e il coordinamento tra Dipartimenti delle Ats e comando Carabinieri Nas – conclude Gallera – garantirà una rete dei controlli capillari sul territorio volti ad escludere la possibilità che la sostanza contaminante raggiunga le nostre tavole».