Un’ordinanza anti accattonaggio Monza adotta il pugno di ferro

Dopo un lungo periodo di osservazione, il sindaco Roberto Scanagatti ha emesso un’ordinanza per prevenire e contrastare il rapido sviluppo di “comportamenti sempre più gravi e pericolosi, relativi a fenomeni di accattonaggio attraverso l’utilizzo di minori e disabili, presenza di questuanti molesti, violenza legata all’uso di alcol e droghe”.
Accattonaggio in Brianza
Accattonaggio in Brianza

Dopo un lungo periodo di osservazione, il sindaco Roberto Scanagatti ha emesso un’ordinanza per prevenire e contrastare il rapido sviluppo di “comportamenti sempre più gravi e pericolosi, relativi a fenomeni di accattonaggio attraverso l’utilizzo di minori e disabili, presenza di questuanti molesti, violenza legata all’uso di alcol e droghe”. Così dice la nota che accompagna il testo dell’ordinanza emessa dal Comune di Monza. La polizia locale monzese è stata davvero impegnata negli ultimi mesi a stilare un rapporto molto dettagliato sui problemi della città. In particolare, ha segnalato situazioni di accattonaggio (con protagoniste persone con grosse menomazioni e disabilità fisiche) nelle via Gramsci, Mazzini, Borgazzi, Cavallotti, Manara, Prina, Monti e Tognetti, Cesare battisti, Boito, largo Mazzini. Per quanto riguarda l’abuso di alcool, i ghisa hanno certificato, anche non fotografie, come in largo Mazzini ci siano stabilmente una quindicina di persone che bevono quotidianamente nella zona della fontana, infastidendo numerosi passanti.

Altro punto sensibile è l’area d’ingresso/uscita del supermercato Unes di via Mazzini, dove i beoni si sdraiano a terra, ostruendo il passaggio. Se ripresi, per questo comportamento, da cittadini o responsabili del negozio, danno in escandescenza. Il caso più grave è quello di piazza Cambiaghi, dove ci sono persone senza fissa dimora che creano i noti problemi di convivenza con i residenti della zona e sono protagonisti di risse e aggressioni che rendono pericoloso l’utilizzo dell’area di sosta. Situazioni simile anche nei giardini pubblici di fronte alla stazione ferroviaria e nei parchetto tra le vie Manzoni e Gramsci.

Pertanto, il Comune di Monza ha deciso di vietare l’accattonaggio con impiego di minori e disabili, il consumo di alcol negli spazi pubblici e privati aperti al pubblico, la questua e la vendita di beni sulla strada che provocano intralcio alla viabilità, lo stazionamento prolungato presso le casse e i parcometri dei parcheggi, in particolare di piazza Cambiaghi, piazza Trento e Trieste, piazza Carducci e via Petrarca, i comportamenti che determinano scadimento della qualità urbana e turbano o ostacolano l’uso di spazi pubblici e giardini da parte dei cittadini. La violazione dell’ordinanza è punita “se il fatto non costituisce un più grave reato, l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a duecentosei euro”.