Una monzese scrive alla polizia locale: le mie vicine di casa si prostituiscono

Alla fine di quel via vai di donne si è stancata. Così una monzese ha scritto alla polizia locale per raccontare che nella casa a fianco della sua in viale Libertà c’è una casa d’appuntamenti e quelle donne si prostituiscono.
Agenti della polizia locale di Monza
Agenti della polizia locale di Monza Fabrizio Radaelli

La vicina di casa fa il lavoro più antico del mondo, trasformando l’appartamento nel rione Cristo Re in una casa di appuntamenti con un continuo via vai di giovani prostitute dell’Est. Signorine che il pomeriggio si ritrovano ai giardinetti pubblici sottocasa dove, alla luce del sole, si scambiano mazzette di contanti. E una residente, stanca di questo giro poco rassicurante, ha chiesto aiuto alla polizia locale.

«Vorrei ricevere informazioni su quali strumenti legali possono essere attivati dal condominio per risolvere il problema – scrive nella lettera che ha inviato ai vigili, indicando l’indirizzo della palazzina – Dobbiamo fare richiami al proprietario? Anche se sono ben conscia che ognuno di noi in casa sua può fare quello che vuole». Ma l’allegro giro di ragazze dell’Est è solo uno dei tanti problemi di microcriminalità che da mesi attanagliano il rione. Nelle ultime settimane si sono infatti intensificati gli episodi di furti in strada e negli appartamenti, di vandali che rompono i finestrini delle automobili oltre all’annoso problema degli strani giri nei giardinetti di via Gadda e di viale Libertà.

«Venerdì sera in viale Libertà in un appartamento al primo piano vicino a quello dove abito – scrive ancora – è stato attaccato da topi di appartamento particolarmente attrezzati. Qualche giorno prima le automobili parcheggiate in strada, sempre nella stessa zona, sono state nottetempo depredate rompendo vetri e asportando tutto ciò che era al loro interno». Un episodio che si va ad aggiungere a quello accaduto una decina di giorni fa sempre nel rione, in via Negrelli, dove sono state prese di mira una decina di vetture. Ma quello che maggiormente preoccupa la lettrice sono soprattutto gli strani giri di droga e di prostituzione che avvengono alla luce del sole.

«Le prostitute si ritrovano ogni giorno con altre ragazze e ragazzi nei giardinetti di via Gadda e di viale Libertà – precisa – Girano mazzette di contanti, vomitano nei giardinetti e nessuno è mai intervenuto, anche mentre ci sono i bambini che giocano. Non mi preoccuperei tanto della prostituzione, se non fossi conscia del giro di droga e malavita che porta e che evidentemente ha portato nel nostro quartiere».

Diverse le segnalazioni che anche in passato la lettrice aveva fatto alle forze dell’ordine. Ma negli ultimi tempi la situazione sta degenerando, malgrado l’installazione delle telecamere di sicurezza nei giardinetti di via Gadda che da mesi si sono trasformati in ritrovo di pusher e squillo.

«Finalmente ai giardini sono state installate le telecamere – aggiunge – tuttavia, se non si interviene tempestivamente, anche questo supporto alla sicurezza sarà assolutamente inadeguato».

E la donna lancia un suggerimento, sperando che con l’avvicinarsi dell’estate le serate ai giardinetti non siano rischiose. « Viste le persone che stazionano nel quartiere forse basterebbe rendergli la vita almeno un po’ più difficile – consiglia – Aumentando controlli, rilevando lo spaccio e tentando di prevenire i furti con una maggiore illuminazione nei punti nevralgici». Ipotizzando anche una soluzione estrema. «Forse attivando le ronde di quartiere?», domanda. E nell’attesa i residenti sperano la mattina di non svegliarsi con qualche brutta sorpresa.