Un posto a tavola per i profughi a Triuggio: è la prima cena dell’accoglienza

I profughi erano 41 e nell’ultima settimana sono diventati 47. A Triuggio si sono aggiunti sei posti a tavola per la cena dell’accoglienza promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione col Tavolo di volontariato sociale.
Triuggio, i profughi alla pulizia del Lambro nel marzo 2016
Triuggio, i profughi alla pulizia del Lambro nel marzo 2016 Eleonora Cesana

I profughi erano 41 e nell’ultima settimana sono diventati 47. A Triuggio si sono aggiunti sei posti a tavola per la cena dell’accoglienza promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione col Tavolo di volontariato sociale che raccoglie i soci di Gas (Gruppo di acquisto solidale), Aido, Acli e Caritas, Aido e RTI Bonvena. L’appuntamento è per sabato 14 maggio e i posti sono stati tutti prenotati.

Il Comune ha cercato una ventina di famiglie o gruppi di amici per ospitare alla propria tavola per un pasto casalingo una coppia di richiedenti protezione internazionale ospitati nelle strutture sul territorio.

A oggi a Rancate tra via Biffi e via Susani sono ospitati 16 richiedenti asilo, 6 di loro arrivati proprio in questi giorni, mentre a Tregasio sono 3: 20 a Villa Sacro Cuore, residenza del cardinale Dionigi Tettamanzi, e 11 in via Grandi.

Sono ragazzi originari dell’Africa (a Villa Sacro Cuore), di Pakistan, Iraq, Bangladesh e Mali.

Volontari e i rifugiati si riuniranno alle 18.45 in municipio per un momento di saluto poi ogni famiglia aprirà la propria abitazione per qualche ora.

«Continuiamo in questo modo un progetto già avviato d’integrazione – ha spiegato l’assessore al Sociale Chiara Borgonovo – È un’occasione di scambio e arricchimento reciproco attraverso il contatto con persone, culture e lingue differenti dalle proprie. Un’esperienza simile è già stata provata in altri comuni con ottimi risultati». Ad Agrate, per esempio, i migranti accolti da 46 famiglie per cena lo scorso 19 marzo erano stati ben 92. Per Triuggio la cena di sabato 14 maggio sarà una novità, ma segue comunque altre iniziative già messe in atto per favorire l’integrazione dei migranti ospitati in paese come per esempio l’attività di volontari civici che li ha visti impegnati nel volantinaggio e nella pulizia del Lambro. Lo scorso marzo un gruppo di migranti aveva infatti dato una mano agli Amici della Natura a ripulire le sponde del fiume e il Rio Cantalupo da cartacce e materiale plastico.

«Troviamo sia una bellissima idea – hanno spiegato in una famiglia coinvolta – Un modo per presentare ufficialmente questi ragazzi alla comunità e farli sentire accolti, magari può essere il primo passo per creare dei legami che poi si svilupperanno in modo autonomo».