Un cane avvelenato a Villa Raverio: in alta Brianza torna la paura dei bocconi killer

Sospetto avvelenamento di un cane nei prati alle spalle del centro sportivo di Villa Raverio a Besana Brianza. L’animale si è salvato, ma nell’alta Brianza torna la paura dei bocconi killer.
Un cane avvelenato a Villa Raverio: in alta Brianza torna la paura dei bocconi killer

Sospetto avvelenamento di un cane, nei prati alle spalle del centro sportivo di Villa Raverio a Besana Brianza. L’animale si è salvato, ma nell’alta Brianza torna la paura dei bocconi killer. Lo scorso 1 aprile, un cacciatore caratese si è rivolto a un medico veterinario che opera a Carate: il suo pointer femmina manifestava sintomi clinici di avvelenamento. Il cane stava passeggiando con il suo proprietario, nelle vicinanze del centro sportivo di via De Gasperi, quando ha iniziato ad avere crisi convulsive seguite dalla perdita di conoscenza. Alla struttura veterinaria che lo ha preso in cura, sono stati attuati i protocolli terapeutici del caso (foto d’archivio).


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L’animale è stato ricoverato e dopo circa cinque giorni è migliorato e dichiarato fuori pericolo. Non è stato possibile recuperare neanche una minima parte del boccone e non ci potrà quindi essere un riscontro con esami di laboratorio. Il dipartimento di prevenzione veterinario dell’Asl provvederà comunque a segnalare l’episodio al sindaco Sergio Cazzaniga.


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Non c’è invece alcun dubbio che si siano stati avvelenati i cani che dallo scorso luglio sono stati segnalati al dipartimento veterinario dell’Asl di Monza e Brianza dopo aver ingerito polpette nelle zone verdi dei Comuni di Besana e del Besanese. Era lo scorso 28 luglio quando una donna di Besana segnalava un sospetto avvelenamento del proprio cane che aveva ingerito un boccone rinvenuto nel Parco Agricolo della Valletta, precisamente tra Cascina Odosa di Besana e cascina Angelica di Renate. Il cane era morto e gli esami effettuati sul boccone avevano dato esito positivo per l’Endosulfan, un insetticida e acaricida che era utilizzato in agricoltura ed è stato bandito in tutta l’Unione Europea il 13 maggio 2011, proprio per la sua elevata tossicità per la fauna selvatica.

Lo stesso insetticida ha causato la morte, a fine anno, di un altro cane che aveva ingerito una polpetta sempre nel Parco Agricolo della Valletta, ma questa volta tra la zona Casati e San Mauro di Renate.

Il 19 gennaio, il terzo caso: un cittadino di Triuggio ha segnalato all’Asl un sospetto avvelenamento dei propri cani da caccia per l’ingestione di bocconi rinvenuti in via Monastero, al confine tra i Comuni di Besana e Triuggio. Due cani non ce l’hanno fatta. Ancora una volta, il killer delle vittime è stato l’Endosulfan.
«In tutti i casi – spiega Diego Perego, direttore del dipartimento di prevenzione veterinario – è stata effettuata comunicazione di notizia di reato alla Procura di Monza contro ignoti e comunicazione ai sindaci del Comuni coinvolti».