Ucciso dopo una lite a Sovico Chiesto il processo per il cugino

Chiesto il giudizio immediato per il 24enne egiziano Ahmed El Werdany, per tutti, a Sovico, ‘Mido’, accusato dell’omicidio del cugino Ahmed Mostafa Aly El Tablawy, 25 anni, a novembre dello scorso anno dopo una lite. Sia la vittima, che il presunto omicida lavoravano per lo zio, titolare di alcuni ristoranti.
Il luogo dell’omicidio
Il luogo dell’omicidio

Chiesto il giudizio immediato per il 24enne egiziano Ahmed El Werdany, per tutti, a Sovico, ‘Mido’, accusato dell’omicidio del cugino Ahmed Mostafa Aly El Tablawy, 25 anni, a novembre dello scorso anno dopo una lite. Sia la vittima, che il presunto omicida lavoravano per lo zio, titolare di alcuni ristoranti a Sovico e dintorni. Il pm Salvatore Bellomo, acquisiti tutti gli elementi di indagine, ha deciso di chiedere il giudizio immediato. Mido aveva riferito al suo avvocato che, dopo una discussione scoppiata per motivi che non ha ancora del tutto chiarito, sarebbe stato sopraffatto da una presa al collo del cugino. A quel punto, avrebbe afferrato un coltello da cucina appoggiato su un tavolo, col quale aveva colpito Ahmed El Tablawy. Quest’ultimo, si sarebbe seduto sul divano, mentre Mido sarebbe andato nella sua camera. A questo punto sarebbe intervenuto lo zio. “All’inizio non si sarebbe compresa davvero la gravità della situazione”, ha dichiarato il difensore del giovane pizzaiolo egiziano. El Tablawy era stato portato dai parenti, non dall’ambulanza, al pronto soccorso dell’ospedale di Carate Brianza, dover era giunto ormai cadavere.