A Monza e Brianza tremila stranieri regolari, ma senza lavoro rischiano la clandestinità

Protesta martedì a Monza in Prefettura. I sindacati chiedono di allungare a due anni il permesso di soggiorno per attesa occupazione. Con queste norme anche chi è in Italia da 20 anni regolarmente una volta perso il posto di lavoro rischia la clandestinità
Un problema in più per gli stranieri regolari che perdono il lavoro: rischiano la clandestinità
Un problema in più per gli stranieri regolari che perdono il lavoro: rischiano la clandestinità

Obiettivo: portare a due anni la durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione. Perché la crisi economica ha colpito duramente anche il lavoro degli stranieri. Il tasso di disoccupazione di questi ultimo ha toccato quota 17%. Gli immigrati che hanno perso il lavoro, devono trovarne un altro entro un anno, termine massimo per poter rinnovare il permesso di soggiorno. Nella provincia di Monza si ipotizza che la questione riguardi circa 3mila persone. Cgil Cisl Uil hanno promosso per martedì 28 giugno una giornata di mobilitazione nazionale. A Monza, alle 11.30, verrà organizzato un presidio davanti alla Prefettura in via Prina 17. Le organizzazioni sindacali chiedono appunto la proroga a due anni della durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione, la regolarizzazione della posizione dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno per disoccupazione, una lotta più incisiva al lavoro nero e al suo sfruttamento.

L’impossibilità di rinnovare il permesso di soggiorno ha messo in discussione la permanenza regolare sul nostro territorio di molti cittadini stranieri. C’è chi è andato all’estero a cercare occupazione, lasciando le famiglie in difficoltà, chi è tornato nella nazione d’origine e chi è finito a vivere di lavoro nero o sommerso. «Paradossalmente – spiega Simone Pulici, segretario Cgil Monza Brianza – uno che è qui da 20 anni regolarmente, può diventare clandestino». «L’allungamento della durata per permesso di attesa occupazione – sottolinea Rita Pavan, segretario generale Cisl Monza Brianza Lecco – è una misura giusta. Altrimenti, si creano problemi difficilmente risolvibili».