Tre nuovi sacerdoti brianzoli ordinati a Roma da monsignor Camisasca

Nel trentennale della fondazione, la Fraternità san Carlo ha festeggiato sabato nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma con l’ordinazione di dodici suoi membri, dieci sacerdoti e due diaconi. Tre sono brianzoli.
Il sevesino Stefano Motta, 33 anni
Il sevesino Stefano Motta, 33 anni

Nel trentennale della fondazione, la Fraternità san Carlo, nata nel 1985 su ispirazione di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione, è oggi presente con 33 case in 17 Paesi del mondo con 133 preti e 30 seminaristi, ha festeggiato sabato nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma con l’ordinazione di dodici suoi membri, dieci sacerdoti e due diaconi, da parte di monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla e fondatore della Fraternità.

Tra loro anche Giuseppe Cassina, 31 anni originario di Meda, e Stefano Motta, 33 anni, di Seveso, che continueranno il loro lavoro nella parrocchia di San Juan Bautista a Fuenlabrada (Spagna), dove hanno trascorso l’anno di diaconato.

Il terzo brianzolo, Tommaso de Carlini, trentaduenne di Macherio, insieme a Alessio Cottafava, di Rio Saliceto (Re), tornerà nel Cile, dove entrambi hanno completato la loro formazione e l’anno di diaconato. Vivranno nella casa di San Bernardo e lavoreranno nella parrocchia del Divino Maestro.

«Un numero così rilevante di ordinazioni non può che aprire il nostro cuore alla gioia – ha detto nella sua omelia monsignor Camisasca – Nello stesso tempo fa risaltare sempre più la responsabilità della Fraternità San Carlo verso la missione che Dio gli chiede di vivere nella Chiesa. Missione che nasce dal carisma di don Giussani e che si è realizzata in questi 30 anni nella creazione di tante case nel mondo formate da sacerdoti chiamati a portare, con il proprio accento, l’annuncio della presenza operante di Gesù nella sua Chiesa».