Era il luglio 2002 quando papa Giovanni Paolo II nominò il cardinale Dionigi Tettamanzi nuovo arcivescovo di Milano. Fu così che la Brianza ebbe il suo arcivescovo. Tettamanzi nacque infatti a Renate il 14 marzo 1934. Ordinato sacerdote, il 28 giugno 1957, da Giovanni Battista Montini, è subito inviato a Roma, per continuare gli studi teologici alla Pontificia Università Gregoriana, dove consegue il dottorato in Sacra Teologia con una tesi su “Il dovere dell’apostolato dei laici”.
Il 1° luglio 1989 viene arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo. Ricevette l’ordinazione episcopale nel duomo di Milano il 23 settembre 1989, per l’imposizione delle mani del cardinal Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano. Nel giugno 1990 è eletto presidente della Commissione episcopale della Cei per la famiglia. Il 14 marzo 1991 è nominato Segretario generale della Cei e il 6 aprile dello stesso anno rinuncia all’arcidiocesi di Ancona-Osimo.
Il 20 aprile 1995, papa Wojtyla lo nomina arcivescovo metropolita di Genova, dove fa il suo ingresso il 18 giugno. Il 25 maggio 1995 è nominato vice presidente della Cei e nel gennaio 1998, il Consiglio permanente della stessa gli affida l’assistenza ecclesiastica nazionale dell’Associazione medici cattolici italiani. Diversi anche gli incarichi presso la Santa Sede: membro delle Congregazioni per la dottrina della fede, per le Chiese Orientali, per il clero; consultore del Pontificio Consiglio per la famiglia; membro del Pontificio Consiglio della pastorale per gli operatori sanitari; membro del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali. Nel Concistoro del 21 febbraio 1998 viene creato Cardinale. Alla guida dell’arcidiocesi lombarda, Tettamanzi succede a Martini, eletto alla sede arcivescovile di Milano il 29 dicembre 1979. Resta a Milano sino al 2011, quando presenta le sue dimissioni e papa Ratzinger nomina al suo posto Angelo Scola.