Tesserino gratuito, anzi no. La retromarcia della Lombardia davanti ai funghi

A dicembre era stato introdotto il tesserino gratuito per tutto, per semplificare al massimo il ginepraio di norme per la raccolta dei funghi. Dopo le proteste, il Pirellone ha fatto marcia indietro.
Raccolta funghi: due regole (contrarie)  chiare in pochi mesi
Raccolta funghi: due regole (contrarie) chiare in pochi mesi

Funghi particolarmente indigesti dalle parti di palazzo Lombardia. In meno di cinque mesi la disposizioni in maniera di raccolta dei funghi sono cambiate ben tre volte. Ma andiamo con ordine. A fine dicembre un trionfante Roberto Maroni ha annunciato, con un comunicato datato 30 dicembre, che il consiglio regionale aveva approvato «nuove modalità per il rilascio del tesserino: con il 2015 sarà uno solo per tutto il territorio regionale, sarà valido per 5 anni e sarà gratuito» aveva dichiarato un sorridente governatore. Che poi ha rincarato: ««Superiamo così le differenze di criteri fino a oggi dovute al rilascio da parte dei Comuni. La validità regionale semplificherà di molto le cose». Meno di cinque mesi, la regione ha fatto dietrofront. Il provvedimento aveva mandato su tutte le furie le comunità locali che da queste tessere ricavavano un introito. Le nuove disposizioni sanciscono che la raccolta è gratuita su tutto il territorio lombardo. Però i Comuni, tramite le Comunità montane, possono associarsi e regolamentare la raccolta, prevedendo dei pagamenti a fine di compensazione ambientale. Sono previste anche apposite autorizzazioni gratuite. In ogni caso i proventi dei permessi della raccolta dovranno essere utilizzati sul territorio per interventi di miglioramento ambientale, tutela dei boschi e della biodiversità, attività di formazione per la conservazione e la tutela ambientale, interventi di trattamento del bosco per il miglioramento della produzione dei funghi, ripristino e manutenzione di strade e sentieri e prevenzione degli incendi boschivi.

L’ammontare massimo del contributo potrà essere versato in forma annuale, mensile, settimanale o giornaliero. Inoltre, le sanzioni per chi non rispetta la legge vengono inasprite e portate da 25-50 euro a 50-100 euro.