Telepass non pagato per 35 volte a Monza: condannato un altro scroccone

È stato condannato al pagamento di una multa da 300 euro e a un risarcimento pari a 3.300 euro l’automobilista di 68 anni residente nella Bergamasca che per 35 volte non ha pagato il casello in autostrada a Monza.
Il casello dell'autostrada A4 a Trezzo sull'Adda
Il casello dell’autostrada A4 a Trezzo sull’Adda

È stato condannato al pagamento di una multa da 300 euro e a un risarcimento pari a 3.300 euro l’automobilista di 68 anni residente a Premolo (Bergamo) che per 35 volte non ha pagato il casello in autostrada. L’automobilista, a bordo del suo furgone, aveva infatti trovato un escamotage per attraversare il Telepass, all’altezza della barriera di Monza, lungo l’A4, senza versare neppure un euro di pedaggio, provocando un danno economico rilevante alla società che gestisce il tratto autostradale.


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Nella vicenda Società Autostrade Spa si era costituita parte civile (difesa dall’avvocato Girolamo del Foro di Monza). Secondo la ricostruzione effettuata durante le udienze in tribunale l’automobilista, sprovvisto del lettore per pagare il Telepass, nel corso del 2012 (dal mese di novembre del 2011 al febbraio del 2012) si accodava alle macchine che invece erano munite del dispositivo elettronico per saldare il pedaggio autostradale. Un meccanismo ripetuto anche da altri automobilisti, molti dei quali già condannati anche di recente in tribunale.

Una volta che la sbarra si sollevava, sgusciava insieme al mezzo che lo precedeva. Credeva di farla franca, ma le cose sono andate diversamente. Una dinamica ripetuta lungo l’autostrada, tra la provincia di Bergamo e la provincia di Monza Brianza, ben 35 volte per un valore economico superiore ai 3.000 euro.

L’uomo peraltro era anche gravato di una recidiva infraquinquennale. Sulla base degli elementi raccolti il giudice del tribunale di Monza, Elena Sechi, ha riscontrato la penale responsabilità dell’automobilista rispetto all’insolvenza fraudolenta contestata dalla Procura di Monza. Anche la Pubblica accusa aveva chiesto la condanna dell’automobilista insolvente.