Svolta nell’omicidio Molteni: arrestati il secondo killer e il mandante

Tre nuovi arresti per l’omicidio di Alfio Molteni, l’architetto originario di Verano Brianza ucciso con un colpo di pistola il 14 ottobre 2015 fuori dalla sua casa comasca di Carugo. I carabinieri hanno arrestato il mandante e l’autore dell’omicidio: sono residenti a Seveso e Cesano Maderno. Manca sempre il movente.
Alfio Vittorio Molteni, architetto di Verano Brianza ucciso a Carugo nel 2015
Alfio Vittorio Molteni, architetto di Verano Brianza ucciso a Carugo nel 2015 Redazione online

Tre nuovi arresti per l’omicidio di Alfio Molteni, l’architetto originario di Verano Brianza ucciso con un colpo di pistola il 14 ottobre 2015 fuori dalla sua casa comasca di Carugo. I carabinieri del comando Provinciale di Como e del Reparto crimini violenti del Ros di Roma hanno arrestato Luigi Rugolo, guardia giurata residente a Seveso, Vincenzo Scovazzo, di Seveso già in carcere a Monza per un altro reato, e Giuseppe De Martino, residente a Cesano Maderno.


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Rugolo sarebbe il mandante, promotore e organizzatore dell’omicidio nonché materiale esecutore di alcuni degli episodi; Scovazzo sarebbe l’autore materiale dell’omicidio insieme a Michele Crisopulli, già arrestato nel mese di marzo, e anche autore materiale di 8 colpi di pistola contro l’abitazione di Molteni con l’utilizzo di una pistola illegalmente detenuta; De Martino sarebbe stato responsabile di alcuni atti intimidatori.

Dopo aver subito diverse intimidazioni, Alfio Molteni era stato ferito con un colpo di pistola alla coscia alle 20.50 del 15 ottobre 2015 davanti alla sua casa di Carugo. Era morto poco dopo a causa di una emorragia. I suoi aggressori si erano allontanati a bordo della Polo della vittima, poco dopo ritrovata in fiamme nell’area industriale di Paderno Dugnano.

Le indagini erano partite anche dal ritrovamento di una Fiat Uno blu, usata dai killer per raggiungere Carugo.

“Una indagine complessa”, l’hanno definita gli inquirenti. E che “non è ancora finita” è stato sottolineato in conferenza stampa mercoledì 13 luglio a Como.
Le forze dell’ordine hanno ascoltato oltre 100 testimoni, esaminato registrazioni telefoniche, acquisito e visionato circa 3.800 ore di filmati da 154 telecamere private e comunali in un tratto di strada che interessa undici comuni.

La prima fase si era conclusa con l’arresto nell’ottobre 2015 di Giovanni Vizzi e Luigi Federico, accusati di avere rubato la Fiat Uno a Bovisio Masciago e di averla fornita ai killer. Nel marzo 2016 gli arresti di Michele Crisopulli (nato a Desio e residente a Cesano Maderno), il primo killer, e di Stefano Posca, suo complice.

L’esame dei flussi telefonici ha portato alla nuova svolta con i tre arresti del 13 luglio. Rugolo e De Martino avrebbero effettuato numerosi pedinamenti sotto la casa e lo studio di Molteni, nel luglio 2014 l’avrebbero aggredito dopo aver accompagnato le figlie a casa della madre, nel maggio 2015 gli avrebbero incendiato la Range rover parcheggiata nel garage dello studio di architettura a Mariano Comense e in una notte di giugno 2015 avrebbero appiccato il fuoco a una finestra della sua abitazione.

Il terzo arrestato, Vincenzo Scovazzo, per mille euro offerti da Rugolo nel luglio del 2015 avrebbe esploso otto colpi di pistola contro la casa dell’architetto. Per 10mila euro invece avrebbe eseguito l’omicidio insieme a Michele Crisopulli.

Alle forze dell’ordine resta da scoprire il movente.