Sull’auto con sei telecamere che sorveglia (e multa) Lissone: cosa vede e come funziona

Il Cittadino è salito a bordo della “centrale mobile” che pattuglia Lissone con 6 telecamere che a 360 gradi rilevano ciò che accade tutt’attorno attraverso un sofisticato sistema di riprese ed un’elevata qualità dei singoli fotogrammi, anche a raggi infrarossi. Ecco come funziona.
Polizia locale di Lissone: a bordo della centrale mobile che pattuglia la città
Polizia locale di Lissone: a bordo della centrale mobile che pattuglia la città Elisabetta Pioltelli

Il Cittadino è salito a bordo della “centrale mobile” che pattuglia Lissone con 6 telecamere che a 360 gradi rilevano ciò che accade tutt’attorno attraverso un sofisticato sistema di riprese ed un’elevata qualità dei singoli fotogrammi, anche a raggi infrarossi per riprese serali e notturna.

A Lissone, per alcuni, rappresenta un vero spauracchio. Salendo a bordo del furgone Citroen Jumper in dotazione alla Polizia locale per la videosorveglianza mobile secondo una tecnologia già utilizzata in particolari aree del mondo, fra le quali anche Israele, ci si rende davvero conto dell’efficacia di un un sistema di controllo che ha del futuristico. Grazie alla disponibilità del comandante della Polizia Locale, Ferdinando Longobardo, abbiamo potuto constatare di persona come avviene l’attività e quali benefici apporta in termini di sicurezza. Un giro di un’ora, partendo da piazza Caduti di Nassiriya e procedendo verso via Cappuccina, passando per piazza Garibaldi, e la zona della stazione ferroviaria.


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Targhe rilevate – In 60 minuti circa, sono una trentina le auto rilevate in divieto di sosta. Gli occhi elettronici sono collegati a un computer che immagazzina una fitta serie di dati grazie al rilevamento automatico delle targhe. È così possibile risalire ad eventuali infrazioni riguardanti assicurazioni scadute, revisioni non effettuate o veicoli rubati o sui quali siano in corso indagini delle forze dell’ordine.

Il sistema, progettato dall’azienda israeliana Safer Place, consente di ottenere un rilievo fotografico o un video ritenuto utile dal comando di Polizia locale.

La pattuglia mobile acquisisce dunque un numero di informazioni particolarmente elevato, fondamentale per l’attività di screening lungo le strade del territorio. Transitando in piazza Garibaldi e sul piazzale della stazione ferroviaria, si contano numerose auto in sosta irregolare: con le quattro frecce o fuori dagli stalli di sosta. Le telecamere fanno il loro dovere e l’agente di Polizia Locale, registrate le targhe dei mezzi, procede all’archiviazione di foto e filmati. Inserisce modello e colore dell’auto, riporta la via, in assenza del trasgressore a bordo del mezzo.
In comando, verranno poi recuperati i dati del proprietario per la conseguente sanzione. Un presidio del territorio in termini di sicurezza urbana efficace e capace di garantire un ausilio importante all’attività degli agenti di Polizia Locale. Le 6 telecamere collocate sul furgone riescono a registrare le targhe dei mezzi che procedono nella stessa direzione o nel senso opposto, garantendo una registrazione puntuale e immediata.

Appositi “alert” a colori consentono agli agenti di identificare istantaneamente le infrazioni: mancata revisione, assicurazione scaduta, mezzo rubato.

Nei giardini e nelle piazze – Sul mezzo utilizzato per la sperimentazione è presente la dicitura “Area videosorvegliata” e i dati rilevati sono trattati secondo la normativa vigente sulla privacy. Gli operatori, non da ultimo, possono rilevare gli automobilisti che guidano un mezzo senza cinture di sicurezza allacciate o coloro che mentre sono alla guida usano il telefonino.

In città il mezzo percorre chilometri identificando trasgressori che non rispettano il codice della strada, ma non solo. Attenzione viene infatti rivolta (nella bella stagione) alle zone verdi della città (giardini e parchi) e luoghi di ritrovo (piazze) dove possono verificassi situazioni a rischio.