Sticchi Damiani incontra Ecclestone: resta incerto il futuro del Gp di Monza

Ancora un incontro tra il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani e il patron della Formula 1 Bernie Ecclestone. È avvenuto ieri a Montecarlo, in occasione del Gran premio. A tema il Gp di Monza, naturalmente, anche se i due personaggi hanno tentato di fare passare lo scambio di vedute come una semplice chiacchierata tra amici. Ebbene, non sembra ci siano stati passi avanti.
Monza - Angelo Sticchi   Damiani, al centro, con Ivan Capelli, presidente dell’Aci Milano,  e  Andrea Dell’Orto, presidente di Sias  (Elle Emme)
Monza - Angelo Sticchi Damiani, al centro, con Ivan Capelli, presidente dell’Aci Milano, e Andrea Dell’Orto, presidente di Sias (Elle Emme)

Ancora un incontro tra il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani e il patron della Formula 1 Bernie Ecclestone.È avvenuto ieri a Montecarlo, in occasione del Gran premio. A tema il Gp di Monza, naturalmente, anche se i due personaggi hanno tentato di fare passare lo scambio di vedute come una semplice chiacchierata tra amici. Ebbene, non sembra ci siano stati passi in avanti.

Il contratto, come è noto, scade il 2016, ma poi, ancora non si sa che cosa succede. Sul tavolo due problemi di ordine economico. Il primo riguarda il versamento di 20 milioni di euro l’anno per continuare ad avere la gara. Soldi che dovrebbero uscire dalle casse di Sias, la società che gestisce l’impianto. Ma, al momento, l’azienda non dispone della somma: può solo presentare delle garanzie, di cui però Ecclestone non si fida.

Sticchi Damiani, appena uscito dal colloquio di Montecarlo con Ecclestone, ha dichiarato al Corriere dello sport online: «Non saprei dire se ora il semaforo sia verde o rosso, perchè al momento manca proprio la luce…». In sostanza l’interlocutore rimane fermo sulle sue posizioni. Il commento del presidente Aci potrebbe fare pensare a una situazione senza via d’uscita, ma le dichiarazioni successive mostrano chiaramente che non intende gettare la spugna.

Alla domanda se Monza non dovesse avere il Gp, e la scelta cadesse sul Mugello, Sticchi Damiani ha risposto: «Lì (a Monza, ndr) dal 1922 a oggi è stata scritta la storia del nostro automobilismo. Comunque sono il presidente dell’Aci Italia, e prima di toglierci il Gp d’Italia dovranno passare sul mio corpo».

Resta ancora aperto, intanto, il secondo problema: i 20 milioni una tantum che la Regione Lombardia è pronta a stanziare per l’ammodernamento delle strutture dell’impianto: occorre però una legge ad hoc, emanata dal Parlamento – che consenta la defiscalizzazione dell’ingresso del Pirellone nell’ente parco. Una partita che non si è ancora conclusa, una partita che il Cittadino ha raccontato, enumerando i tentativi falliti in Parlamento di fare approvare la defiscalizzazione.

Ecco le dichiarazioni sull’argomento da parte di altri protagonisti alla vigilia dell’incontro di Sticchi Damiani con Ecclestone. «Ci attendiamo anche il supporto della parte pubblica, cosa che sin qui non c’è stata» ha detto Andrea Dell’Orto, presidente di Sias. «Se siamo ottimisti per l’incontro di Montecarlo? – riprende Dell’Orto – Noi abbiamo lavorato seriamente, sottolineeremo i fatti compiuti. Non saprei dire, percentualmente, a che punto siamo»

Così l’assessore regionale Fabrizio Sala (FI): «Confindustria e Regione sin qui hanno messo in campo tutta la buona volontà per trovare una soluzione. Siamo fermi da settimane, mesi, e non so spiegarmi questa posizione se non con un disegno avverso a Monza. Basterebbero tre righe per sbloccare il tutto. Non possiamo, come Regione, investire 20 milioni per vederne 8 trasformarsi in tasse».

E senza Formula 1, ha spiegato ancora Sala, la sostenibilità stessa dell’autodromo rischierebbe di venire meno. Tenuto conto poi che Sias esiste in funzione dell’organizzazione del Gp o «di gare equipollenti»..