Spreco di cibo a Expo, il piano di Caritas, Banco alimentare e Coop per recuperarlo

Caritas e Coop unite contro lo spreco di cibo nel sito di Expo Milano: già una tonnellata di cibo recuperata per essere destinata a parrocchie e mense.
La coda per entrare a Palazzo Italia
La coda per entrare a Palazzo Italia

«Vogliamo che Expo diventi il banco di prova per sviluppare un piano anti spreco. Abbiamo cominciato a farlo in questi giorni firmando un accordo con Coop per recuperare e ridistribuire le eccedenze alimentari che si producono nel supermercato che hanno aperto nel sito. Stiamo studiando il modo per allargare questo accordo anche ad altri soggetti che operano in Expo per continuare anche quando l’esposizione sara’ finita. In qualche modo vorremmo che proprio la lotta allo spreco diventi l’eredita’ di Expo». Lo ha detto questa mattina il vicedirettore di Caritas Ambrosiana e commissario Caritas in Expo, Luciano Gualzetti. Nei primi tre giorni, grazie all’accordo con Coop, già oltre una tonnellata di cibo destinato a essere buttato è stato messo a disposizione delle parrocchie e delle mense per le persone fragili. Quello del recupero del cibo è un tema centrale di Expo: attivate in questo senso sono anche altre realtà come il Banco alimentare e la stessa Caritas.

«Il recupero delle eccedenze alimentari, sperimentato in questi giorni da Caritas, avrà pieno compimento con l’apertura del Refettorio Ambrosiano, dove i grandi chef del mondo, riuniti dal tristellato Massimo Bottura, dimostreranno come con gli avanzi si possono fare ricette di altissimo pregio. Caritas unisce ai messaggi tanta concretezza. E’ quello di cui abbiamo bisogno», ha commentato Giuseppe Sala, Commissario unico delegato dal Governo per Expo Milano 2015.