Sparatoria di Muggiò, il presunto responsabile arrestato in Sicilia

Lo scorso 28 giugno aveva sparato e ridotto in fin di vita un 27enne albanese a Muggiò, poi era fuggito in Sicilia, dove i carabinieri l’hanno arrestato con la pesante accusa di tentato omicidio. Si tratta di un 32enne residente a Nova Milanese già condannato per un omicidio nel 2001 quando era minorenne.
I rilievi dei carabinieri sul luogo della sparatoria del 28 giugno
I rilievi dei carabinieri sul luogo della sparatoria del 28 giugno

Lo scorso 28 giugno aveva sparato e ridotto in fin di vita un 27enne albanese residente a Melzo in via del Parco, a Muggiò, poi era fuggito in Sicilia, in provincia di Caltanissetta, dove martedì i carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, su indicazione dei colleghi di Desio, in esecuzione del decreto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, l’hanno rintracciato e arrestato con la pesante accusa di tentato omicidio. Si tratta di un 32enne italiano originario del Nisseno e residente a Nova Milanese già condannato per un omicidio commesso nel 2001, quando era minorenne.

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Il fatto risale alle 14 dello scorso 28 giugno: il 27enne albanese era stato colpito al petto tra il torace e il collo ed era riuscito a trascinarsi all’interno del parco, attirando l’attenzione di alcuni presenti che avevano chiamato i soccorsi. Ricoverato in codice rosso all’ospedale di Monza, era stato sottoposto a un intervento chirurgico che gli aveva salvato la vita.

I carabinieri della aliquota operativa della Compagnia di Desio al comando del capitano Mansueto Cosentino, grazie all’analisi del telefono cellulare del ferito e dalla visione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza della zona della sparatoria oltre che del contenuto di una agenda dell’albanese, nella quale erano annotati dettagli delle sue attività di spaccio, hanno consentito di stringere il cerchio attorno al 32enne novese.

Il quale avrebbe sparato i due colpi all’indirizzo del pusher, uno dei quali l’aveva raggiunto alla schiena, dopo aver ricevuto 1 chilo di marijuana; si sarebbe poi dato alla fuga a bordo dell’auto del ferito, ritrovata abbandonata a Nova Milanese.

Condotto presso la Casa Circondariale di Gela, il fermato dovrà rispondere di tentato omicidio, rapina aggravata, porto illegale di arma da sparo e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

(Aggiornato il 7 luglio alle 15.00)