Sovico, Babbo Natale e le renne sfrattati dalla facciata dell’oratorio: «Simbolo non religioso»

Babbo Natale (e la sua slitta) sfrattato dall’oratorio di Sovico perché simbolo non religioso. Dopo le proteste di alcuni residenti, la parrocchia ha chiesto all’amministrazione comunale di spostare la videoproiezione. Ora è sul municipio.
Sovico, il Babbo Natale contestato proiettato sull'oratorio
Sovico, il Babbo Natale contestato proiettato sull’oratorio Elisabetta Pioltelli

Babbo Natale (e la sua slitta) sfrattato dall’oratorio perché simbolo non religioso. Succede a Sovico, dove la videoproiezione natalizia raffigurante Babbo Natale – originariamente collocata dall’amministrazione comunale sulla facciata dell’oratorio San Giuseppe – è stata rimossa perché contestata da alcuni cittadini che non hanno gradito l’immagine scelta.

Motivo? Immagine non religiosa, quindi non opportuna per l’oratorio. Alcuni residenti hanno manifestato il loro disappunto a tal punto da indurre la parrocchia a chiedere nei giorni scorsi all’amministrazione comunale di togliere l’immagine. E così è stato. Che fine ha fatto la videoproiezione? Non è sparita, anzi. Colora ora la facciata del municipio che dista poche centinaia di metri dall’oratorio.

La vicenda ha scatenato come comprensibile una ridda di polemiche e il chiacchiericcio in paese: tra incredulità, ironia e rabbia per una scelta (quella di togliere l’immagine di Babbo Natale dalla facciata dell’oratorio) che, in molti, stanno contestando.

Tante le considerazioni che si susseguono da giorni, su tutte quella che ricorda che “la fede non è uno show” come commentato da chi tenta anzitutto di evitare teatrini di sorta e polemiche su un tema molto delicato.
C’è chi, ancora, ricorda quante volte la figura di Babbo Natale sia stata al centro di passate attività di animazione in paese e non per questo in contrasto con le tradizioni religiose che hanno un ruolo centrale in questo speciale periodo dell’anno. In cui spesso in Italia si è letto di presepi sfrattati o vandalizzati, crocefissi rimossi, canti di Natale vietati, alberi troppo moderni o “spelacchiati”.

A Sovico, la renna col naso rosso ha dovuto cambiare rotta. La slitta, così, è volata altrove e al posto dei regali sono arrivate le polemiche. Tra lo stupore della gente e di Babbo Natale.