Soffre di solitudine ai domiciliari e chiede di tornare in carcere: accontentato

Agli arresti domiciliari e solo in casa. Una condizioni insostenibile fino a fine pena (nel 2019) per un uomo di Bernareggio. Che ha chiesto di tornare in carcere: è stato accontentato.
Carabinieri
Carabinieri Cardini

Chiuso in casa, niente visite, la tv come unica compagnia. Qualcuno potrebbe considerarla un sogno, una giornata così. Invece la scorsa settimana i carabinieri della Compagnia di Vimercate hanno prelevato a Bernareggio un 45enne agli arresti domiciliari e lo hanno riportato in carcere a Monza dove lui stesso ha chiesto di finire la sua pena.

Si tratta di un italiano al quale l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio ha risposto positivamente. L’uomo ristretto ai domiciliari aveva presentato un’istanza prodotta che chiedeva di proseguire l’espiazione della pena in carcere.

Dichiarava di avere problemi di solitudine con qualche difficoltà di tipo economico. Era stato arrestato nel 2015 all’aeroporto di Malpensa appena sbarcato da un volo internazionale con ben 8 chilogrammi di cocaina nascosti nel bagaglio. Terminerà la pena alla fine del 2019. Insostenibile, per lui, vivere altri due anni ai domiciliari, in una casa modesta e vuota. Ad eseguire l’ordine sono stati i militari della stazione di Bernareggio che fa capo alla Compagnia cittadina di via Chiesa.