Seregno, zona a traffico limitato: prime prove, e subito si alzano le proteste

Completata la posa della segnaletica verticale ed orizzontale nelle vie del centro città per la ztl (zona a traffico limitato), in funzione ormai da diversi giorni, in fase sperimentale e per abituare i residenti del centro alle novità, sono subito affiorate le prime incongruenze e molte lamentele.
Seregno, zona a traffico limitato: prime prove, e subito si alzano le proteste

Completata la posa della segnaletica verticale ed orizzontale nelle vie del centro città per la ztl (zona traffico limitato), in funzione ormai da diversi giorni, nella fase sperimentale e per abituare i residenti del centro alle novità, sono subito affiorate le prime incongruenze e molte lamentele.

Per limitarci a quelle, perché mentre gli agenti della polizia Locale hanno già il blocchetto tra le mani per sanzionare chi contravviene ai cartelli, i cittadini residenti nei diversi punti caldi del centro si sono messi le mani nei capelli domandandosi come mai dopo tanta attesa e sperimentazione, siano stati commessi errori così grossolani nel dare le disposizioni, visibili a tutti, ma non a chi ha materialmente progettato la rivoluzione viaria.

GUARDA La mappa della Ztl di Seregno

La prima contestazione che i residenti muovono all’amministrazione in carica è l’assoluta mancanza di informazione. «L’amministrazione comunale non si è neppure degnata di informarci della novità che stava attuando, abbiamo dovuto apprenderlo dalla stampa locale».

I residenti di piazza Italia, via Lamarmora e vie adiacenti che si sono contati in 80 famiglie con mediamente due auto per famiglia lamentano che è molto riduttivo l’unico accesso permesso da piazza Roma alle loro residenze, mentre prima potevano beneficiare anche dell’alternativa di via De Gasperi e di un tratto di via Lamarmora.

E dicono: «Chi ha stilato il piano non ha mai visto Seregno, l’unico ingresso da piazza Roma comporta un traffico notevole su corso del Popolo perché ci si muove più volte al giorno. Questa zona centrale è ricca di abitazioni e le uscite e le entrate durante le ore del giorno sono frequenti con l’auto. Il continuo passaggio lungo l’obbligatorio corso del Popolo oltretutto viene a danneggiare il lavoro dei commercianti che proprio nella ztl avevano visto la possibilità di migliorare il servizio. Ci riferiamo alle caffetterie che hanno i tavolini disposti sulla strada. Il sostenuto flusso veicolare, a lungo andare, indurrà i clienti a cambiare abitudini e locale».

I residenti hanno altresì fatto rimarcare che «nelle giornate di sabato e durante eventi e manifestazioni, che sono assai frequenti, l’unico accesso da piazza Roma lungo corso del Popolo comporterà molti disagi soprattutto durante il passeggio del sabato. Non sarà edificante passare in mezzo alla gente e le maledizioni nei confronti di chi condurrà l’auto per rientrare a casa non mancheranno».

Un’altra anomalia, balzata subito all’occhio, il doppio senso di marcia sul lato nord di piazza della Concordia. Un tratto molto stretto dove la caffetteria presente non potrà più esporre i propri tavolini e favorire i clienti. Analoga protesta da parte dei residenti di via Volta che si trovano obbligati a transitare da piazza Vittorio Veneto, che è diventata, ormai da oltre un anno, un bar all’aperto più che una piazza. Sempre molto affollata e dove i bambini hanno spazi per il gioco. Insomma una ztl già contestata. E il bello deve ancora venire. I residenti di piazza Italia, Lamarmora, vicolo Sant’Agostino, hanno già inviato una lettera all’amministrazione comunale per chiedere un incontro e suggerire le migliorie.