Seregno, vandali e sesso nel parcheggio vicino alla stazione

Allarme nel silo di via Giovanni XXIII a Seregno. Dopo il raid contro cinque auto, i residenti: «C’è una donna che probabilmente si apparta con clienti». Intanto un’altra auto posteggiata è stata preda dei ladri che hanno infranto il finestrino con un estintore. La posizione del Comune.
Seregno, la Mercedes Classe A vandalizzata
Seregno, la Mercedes Classe A vandalizzata Paolo Colzani

A poche settimane dall’ultimo raid, in cui erano state danneggiate ben cinque vetture, e a qualche giorno di distanza dall’incontro di quartiere con la giunta nella sala Gandini, in cui i residenti avevano sollecitato interventi per scongiurare il peggio, il parcheggio pubblico interrato di via Giovanni XXIII a Seregno, che si trova al di sotto del grattacielo a fianco della stazione, è stato teatro sabato scorso di un nuovo vandalismo. A farne le spese stavolta è stata una Mercedes Classe A posteggiata: qualcuno, utilizzando un estintore, ha sfondato un finestrino probabilmente sperando di trovare nell’abitacolo denaro o oggetti di valore.


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Ma ad allarmare i residenti è anche ben altro: per due volte hanno infatti avvistato e segnalato la presenza di una donna, probabilmente tossicodipendente, che solitamente è presente in zona stazione, appartata con sconosciuti sulle scale di emergenza del parcheggio. Una circostanza che ha fatto pensare a un giro di prostituzione per racimolare soldi da utilizzare per l’acquisto della dose.

Va da sé che l’esasperazione degli abitanti nel palazzo sia ormai salita a livelli di guardia.


«Purtroppo è così – ha confermato uno di loro, riferendosi all’auto danneggiata – Stavolta nessuno ha sentito rumori che potessero far pensare a un raid vandalico: si presume che sia avvenuto a notte fonda. Quando ce ne siamo accorti era ormai sabato mattina. Subito abbiamo inviato una segnalazione scritta al sindaco Edoardo Mazza ed alla stazione dei Carabinieri. Di certo c’è che così non sia possibile andare avanti».

«Durante l’incontro di quartiere con l’amministrazione comunale – prosegue – ci è stato detto che il parcheggio è stato consegnato alla ditta appaltatrice della gestione, che ha avanzato alcune riserve. Di nostro, ribadiamo che la sola soluzione sarebbe quella di occuparcene di persona e ribadiamo una disponibilità. Intanto, però, non possiamo rimanere con le mani in mano: vogliamo che sia applicato quanto prevede la convenzione con il Comune, che indica come il parcheggio vada chiuso tra le 22 e le 8 del giorno successivo. Questo per tenere lontani i malintenzionati. Dal momento tuttavia che non siamo ingenui, provvederemo ad installare delle griglie al di sopra del cancello dalla parte dello scivolo, in modo che non sia possibile scavalcarlo, e cambieremo le serrature di tutte le porte. Contiamo che nel concreto serva a qualcosa…».

Ma non è finita qui: «Domanderemo anche al comando dei Vigili del fuoco di Milano di accertare il rispetto della normativa antincendio. I cumuli di foglie secche che si trovano ad ogni passo sono ad esempio facilmente infiammabili e basterebbe un mozzicone di sigaretta per provocare il fuoco. Occorre intervenire presto e bene, prima che accada qualcosa di più grave».

Dal canto suo, il sindaco Edoardo Mazza ha puntato il dito contro la società che ha in gestione i parcheggi pubblici nel centro storico: «Dire che è carente sotto molti punti di vista è riduttivo e per questo le abbiamo già inviato più solleciti scritti. Vorremmo evitare di arrivare alla risoluzione del contratto, che presterebbe il fianco ad una causa legale, ma chiaramente ci attendiamo una svolta. Il parcheggio è già stato consegnato all’azienda, che ora è comunque responsabile della sicurezza, al di là delle riserve che ha avanzato».

Non solo: «Parcheggi pubblici in contesti privati aprono purtroppo a problematiche di gestione come quelle descritte. La soluzione forse potrebbe essere inserire l’impianto tra le proprietà comunali da valorizzare, auspicando in questo modo di trovare un acquirente disposto a comperarlo».