Seregno, il video la accusa di vandalismo: il giudice invece la assolve

Era accusata di aver danneggiato la macchina di una vicina di casa, ma il presunto vandalo, una donna classe 1948 di Seregno, è stata assolta nelle ultime ore dal tribunale di Monza.
Monza Tribunale via Vittorio Emanuele
Monza Tribunale via Vittorio Emanuele Fabrizio Radaelli

Era accusata di aver danneggiato la macchina di una vicina di casa, ma il presunto vandalo, una donna classe 1948 di Seregno, è stata assolta nelle ultime ore dal tribunale di Monza.

Il giudice Angela Colella, che l’ha assolta per non aver commesso il fatto, evidentemente, ha ritenuto che al termine del dibattimento non sia emersa alcuna prova certa della sua responsabilità nel danneggiamento dell’autovettura. Al momento quindi il vandalo resta ignoto.

Ma andiamo con ordine. I fatti risalgono all’8 di ottobre del 2012. La mano di un vandalo, per motivi sconosciuti, si era accanita contro una Fiat Cinquecento parcheggiata in strada a Seregno.

Stando alle prime ricostruzioni, pare che la macchina già in passato fosse stata oggetto di misteriosi vandalismi. Qualcuno, infatti, si era già accanito contro la carrozzeria della Cinquecento di proprietà di una signora di Seregno. Un vandalismo avvolto nel mistero che a un certo punto sembrava essere giunto a una svolta. A ottobre del 2012, infatti, il presunto colpevole – almeno questo avevano ipotizzato inizialmente gli investigatori – era stato incastrato dalle registrazioni di una telecamera sistemata lungo la pubblica via. Il filmato la ritraeva vicino alla Cinquecento.

Dalle immagini era stata individuata la signora Angela che nella mattinata del’8 ottobre del 2012 si trovava a passeggiare con la sua bicicletta nella strada dove era parcheggiata la Cinquecento. Dal filmato gli investigatori vedono spuntare la testa della signora che si sarebbe abbassata due volte in direzione degli pneumatici dell’utilitaria posteggiata. In quel momento la signora era diventata la sospettata numero uno, tanto da finire in tribunale quale imputata nel procedimento.

Secondo l’accusa la signora aveva colpito con qualche oggetto acuminato la gomma anteriore sinistra, tagliandola, e la carrozzeria.

Il fatto in contestazione era solo quello del mese di ottobre: quello registrato dalla telecamera. Durante la fase istruttoria un testimone, la proprietaria della macchina, aveva raccontato di aver visto dal balcone la signora avvicinarsi con fare sospetto alla Cinquecento. Ma alla fine è passata la tesi difensiva dell’avvocato Antonio D’Alessandro che aveva fatto presente come non fosse emersa alcuna prova certa e che la dichiarazione della parte lesa resa in tribunale in realtà non compariva in alcuna sua denuncia precedente. L’avvocato peraltro ha ribadito che tra le due persone in causa non c’era mai stato alcun tipo di problema. La Procura aveva richiesto 6 mesi di reclusione, ma il giudice ha assolto l’imputata.